Pescara. Protesta dell’Ordine dei Commercialisti di Pescara contro la decisione di trattare nella sede centrale dell’Aquila alcuni ricorsi depositati nella sezione distaccata di Pescara.
Il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pescara esprime ferma contrarietà al provvedimento preso dal presidente della Commissione Tributaria Regionale dell’Aquila il 25 ottobre scorso, di trattazione nella sede centrale, ovvero la Commissione Tributaria Regionale dell’Aquila, dei ricorsi depositati nella sezione distaccata di Pescara.
«Il provvedimento», sottolinea il presidente dell’Ordine Domenico Di Michele, «che si fonda su asserite e non constatate difficoltà di smaltimento degli affari da parte della sezione di Pescara, si risolve in un surrettizio congelamento della sede distaccata a vantaggio di quella centrale, con inutile disagio e aggravio di costi per i contribuenti e i professionisti interessati».
L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pescara auspica un riequilibrio tra le due sedi, dato che nella sede dell’Aquila alla data del contestato provvedimento, il 25 ottobre scorso, pendevano 495 ricorsi affidati a 5 sezioni mentre a Pescara pendevano 1.083 ricorsi affidati a 2 sezioni, attraverso un aumento delle sezioni nella sede distaccata di Pescara o applicazione dei giudici dall’una all’altra sede.
«Va ricordato», conclude Di Michele, «che ai sensi della legge 545/1992 la distanza superiore a cento chilometri dal capoluogo di regione e l’essere capoluogo di provincia con popolazione superiore a 120mila abitanti costituiscono requisiti per la costituzione delle sezioni distaccate di commissione tributaria regionale».