Pescara. Migliaia e migliaia i giovani che questa notte hanno affollato l’Arena del Mare per il ‘Botellon’, la festa collettiva aperta a tutti organizzata con il tam-tam di Facebook. Massiccio il controllo delle forze dell’ordine e del 118, lunghe code sul lungomare e numerosi i malori tra i ragazzi: ma la festa prosegue chiassosa e senza incidenti.
Il ‘Botellon’, tradizione giovanile proveniente dalla spagna (con la complicità del progetto intercultura Erasmus), consiste nel radunarsi in un posto, tutti insieme, per passare una serata diversa insieme a tantissima gente, senza alcun biglietto d’ingresso. L’unica regola esistente risiede nell’origine del termine, “botella”, ovvero bottiglia: quella che ognuno deve portare all’evento, per sé e per bere insieme alle altre migliaia di partecipanti. Bottiglie che nessuno potrà vendere sul posto e che dovranno essere portate via dopo la festa, senza lasciare immondizia di alcun tipo. Da oltre una settimana l’evento è stato pubblicato su Facebook, raccogliendo l’adesione di 5408 persone; non tutte, ma secondo la polizia almeno 4mila si sono ritrovate intorno alle 22:00 di ieri sera all’Arena del Mare, sotto lo sguardo vigile della Madonnina del porto.
Un tam-tam irrefrenabile che ha allertato anche la Questura, la quale dinanzi alla manifestazione non autorizzata ha messo in allerta fin da ieri mattina l’adeguato servizio d’ordine, unitamente al supporto sanitario del 118: decine e decine i poliziotti, carabinieri e finanzieri presenti, cosi come i volontari della Croce Rossa e della Misericordia. “In un primo momento” ha spiegato Alessandro Di Blasio, dirigente della squadra Mobile, “abbiamo interdetto l’area cercando di quantificare quanta gente era presente; una volta capito di avere di fronte circa 4mila persone abbiamo aperto la zona evitando incidenti”. E mentre gli agenti sorvegliavano l’area, i sanitari hanno montato una struttura gonfiabile di primo soccorso, supportate da numerose autoambulanze. Così, il solito sabato dei ragazzi pescaresi, passato tra i locali della riviera e quelli di Pescara Vecchia, si è trascinato a catena nella festa collettiva. Non sono mancate le code sul lungomare e nelle traverse provenienti dal centro, tenute sotto controllo da vigili e polizia: bloccato l’accesso sul lungomare Matteotti fin dall’incrocio di via Puccini col lungofiume Paolucci, mentre già da via Manzoni le vetture venivano dirottate verso nord.
In spiaggia, intanto, chitarre, tamburi, jambè, danze, giocolieri e risate a comporre un colpo d’occhio esaltante: una macchia umana si spargeva dai marciapiedi fin oltre la riva. Tanto l’alcool a scorrere, ma non meno di quello che passa dai banconi di pub e discoteche: “Numerosissimi i ragazzi in stato di ebbrezza che hanno dovuto essere soccorsi, ma non si è verificato alcun incidente”, ha proseguito Di Blasio, smentendo il luogo comune che accoppia la rissa al consumo alcolico. La festa proseguirà tutta la notte, nonostante una timida pioggia intorno alle 2:00 ha cercato di far desistere i 4mila del botellon. Domani ci sarà, sicuramente, un gran da fare per gli spazzini dell’Attiva, ma la febbre spagnola che ha contagiato per la prima volta Pescara per ora ha portato il senso di civiltà della festa di piazza; poi, alla lunga, potrebbe aumentare anche quello ambientalista in riva all’Adriatico.
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Il giorno dopo: il bottellon stimola la discussione. “Una manifestazione nata e pubblicizzata solamente online attraverso i social network che riesce a radunare più di cinquemila giovani, come il Botellon che si è tenuto la scorsa notte all’Arena del Mare di Pescara, non può non essere motivo di riflessione”, l’invito dell’associazione giovanile So.Ha nasce spontaneo all’indomani dell’adunanza collettiva di 5mila ragazzi, accorsi anche da altre città (dato aggiornato rispetto ai 4mila stimati inizialmente dalla Polizia).”I giovani pescaresi, e non solo, hanno voluto riappropriarsi degli spazi della città, gli spazi destinati al divertimento non bastano più, non sono sufficienti non dal punto di vista quantitativo ma qualitativo.
La S0.Ha – GiovaniCittadiniAttivi continua a chiedere alle istituzioni la realizzazione immediata di un centro sociale, di uno spazio destinato ai giovani e alla cultura giovanile, dove i ragazzi e le ragazze della città, della provincia e perché no anche della regione, possano ritrovarsi, socializzare ed esprimersi liberamente. Gli unici centri sociali che esistono sono destinati agli anziani, con questo non vogliamo assolutamente fare una guerra generazionale ma un centro di aggregazione socioculturale giovanile è di vitale importanza per una città come Pescara che tanto ambisce ad avere importanza e visibilità, sia nazionale che europea”.
Intanto il popolo di Facebook si è già adoperato per organizzare un nuovo botellon per il prossimo 8 luglio: sono già più di 1600 le persone che hanno confermato la presenza all’Arena del mare.
Botellon in Spiaggia – Pescara from bob Rogers on Vimeo.
Daniele Galli