Tra queste anche l’impiego di 10 mezzi dell’Atac, la società di trasporto pubblico della Capitale. Ad avanzare l’ipotesi è stato il direttore generale di Tua, Giuseppe Cassino, sebbene il presidente della società di trasporti abruzese, Luciano D’Amico, precisa che “le ipotesi sul futuro utilizzo della filovia siano molteplici e tutte al vaglio dell’azienda e della Regione Abruzzo”.
“La società – ha dichiarato il presidente D’Amico – in questo momento è impegnata principalmente nella risoluzione del contratto con l’azienda Alpiq. Nel contempo, stiamo vagliando una serie di possibilità per costruire un quadro completo di possibili soluzioni da valutare di concerto con la Regione. Tra le diverse ipotesi prese in considerazione, l’adozione di mezzi full-electric, ovvero di mezzi bimodali, sia nella versione electric-electric che in quella diesel-electric. Inoltre – ha concluso il presidente D’Amico – al fine di poter effettuare una sperimentazione che consenta il reperimento di dati concreti circa l’impatto positivo che il progetto avrebbe sulla mobilità cittadina, si sta valutando anche l’ipotesi di acquisire temporaneamente in locazione i filobus al momento inutilizzati da Atac, peraltro di recentissima immatricolazione e mai entrati in circolazione”.
Sul fronte della polemica si espone Berardino Fiorilli, promotore dell’associazione Pescara Mi Piace ed ex assessore comunale alla mobilità, pronto a scagliarsi contro “i vecchi filobus dell’Atac di Roma che verranno riciclati dalla Tua”. “Un’operazione contabilmente, è probabile, favorevole alla Società abruzzese”, afferma, “e anche temporalmente immediatamente fattibile, dunque difficilmente contrastabile. Il nostro auspicio è che ci sia massima vigilanza sui mezzi che inizieranno a circolare sul nostro territorio, nel primo tratto già realizzato della filovia, tra Pescara e Montesilvano, e soprattutto che finalmente si imprima celerità a un processo che per troppo tempo è stato bloccato in una impasse istituzionale insopportabile e insostenibile mentre la città soffoca nello smog del traffico privato”.