Pescara, accordo a metà per la marineria: pescherecci nel molo commerciale

ALIM4507E’ stato trovato questa mattina l’accordo tra la Direzione marittima di Pescara, la marineria e gli operatori commerciali del porto in relazione alla chiusura dello stesso scalo a seguito del ritardato dragaggio dei fondali. Dopo la giornata di alta tensione di ieri, si è giunti oggi ad un’accordo a metà.

Ieri la città in tilt e gli scontri tra la marineria in protesta, che ha assaltato la sede della Capitaneria di Porto, e le forze dell’ordine. L’asse attrezzato e piazza della Marina bloccati, traffico della città in tilt. Un blocco di pescherecci, invece, aveva serrato il porto canale e quello commerciale; ma alla luce dell’intesa trovata stamani i pescatori si sono impegnati a rimuovere le imbarcazioni in vista di un incontro che si terra’ domani in Regione con la partecipazione dell’assessore Febbo e del sottosegretario Catone. L’accordo di oggi, raggiunto mentre era in corso un altro sit in dei pescatori, prevede che sara’ emessa entro domani una ordinanza per interdire il porto canale alle imbarcazioni di tipo pescherecci, lampare, volante e strascico e autorizza in via straordinaria ed eccezionale l’ormeggio di queste imbarcazioni nel porto commerciale per il tempo strettamente necessario all’esecuzione delle operazioni di dragaggio e di ricostituzione dei fondali minimi di navigabilita’ consentendo, ove possibile, il mantenimento delle attivita’ commerciali e turistiche. Punto chiave: si riconosce, in base all’intesa di oggi, che negli ultimi mesi sono peggiorate le condizioni dei fondali, nonostante il dragaggio gia’ effettuato.

 

Il documento della Capitaneria.

1. Visto l’ordinanza n° 03/2011 della Capitaneria di Porto di Pescara con cui veniva segnalata la situazione di forte criticità per il porto di Pescara dovuta al notevole insabbiamento dei fondali;

2. Visto il rilievo batimetrico redatto dalla locale Arta in data 31/01/2001;

3. Visto, ancora, i successivi rilievi batrimetrici della stessa Arta svolti in data 10/03/2011 e 9/05/2011, con i quali si evidenzia che, nonostante le operazioni di dragaggio sin qui svolte, risultano ulteriormente peggiorate le condizioni dei fondali con ulteriore loro riduzione;

4. Richiamata, altresì, la propria ordinanza con la quale si autorizza la società Di Properzio a svolgere temporaneamente le proprie attività commerciali con il sistema dell’allibo;

5. Constatato altresì come la Regione Abruzzo e la presidenza del Consiglio dei Ministri abbiano adottato specifici e tipici provvedimenti con i quali si prende atto dello stato di emergenza determinatosi e la successiva nomina di un Comissario Straordinario;

considerato tutto quanto sopra:

ORDINA

6. E’ interdetta la navigazione, all’interno del porto canale, a tutte le unità da pesca della categoria: strascico, lampare e volante;

7. Autorizzare, in via eccezionale straordinaria, le unità da pesca di cui al punto che precede ad ormeggiare all’interno del porto commerciale per un tempo limitato alle operazioni di ripristino dei fondali idonei alle condizioni di navigabilità del porto canale e, comunque, garantendo ove possibile le attività commerciali e turistiche.

 

In sostanza, la Capitaneria accerta che, dai rilievi batimetrici eseguiti, si è constatato un ulteriore peggioramento della condizione dei fondali del porto e pertanto si dispone la interdizione ai pescherecci che, in via straordinaria ed eccezionale, verranno ormeggiati presso il porto commerciale. Alla Ditta Di Properzio, invece, si permette di eseguire operazioni di “allibo” e cioè scaricare benzine e gasolio solo con l’ausilio di una bettolina, imbarcazione ben più piccola della solita nave cisterna, la quale rimarrà ancorata fuori dal porto. Non verrà eliminato, purtroppo, l’evidene evaggravio di spese a carico della stessa ditta Di Properzio che così, però, può mantenere in vita la propria azienda e le decine di maestranze impiegate.

 

Le accuse a Mascia: assente. E’ il vicecapogruppo Pd in Consiglio comunale, Enzo Del Vecchio, a bacchettare il sindaco Albore Mascia per il comportamento adottato negli ultimi due giorni di protesta della marineria: “Alla fine la marineria, lontana la Regione e lontanissimo il Comune non ha potuto che contare solo ed esclusivamente sulle proprie energie”, esordisce in un comunicato stampa, prima di rivolgersi direttamente al primo cittadino e alla sua maggioranza: “Pesa l’assenza in questa due giorni di confronti di una presenza del Comune, Sindaco, Assessori e Consiglieri delegati hanno fatto bella mostra della loro assenza, nei tavoli che hanno portato alla soluzione della delicata problematica come se questa appartenesse ad un altro pianeta. Anche questa mattina si sono ritrovati gli stessi pescatori, operatori commerciali, Comandante della Capitaneria e Questore a cercare di trovare le giuste sintonie per far si che i Ministeri competenti possano, già da domani con l’incontro con il Sottosegretario all’Ambiente On. Giampiero Catone, avere sulle proprie scrivanie elementi concreti che possano sancire, in maniera inequivocabile, il fallimento della procedura di dragaggio in atto e predisporre altre e più consone misure che ridiano funzionalità alle strutture portuali di Pescara.

Trincerarsi dietro presunte logiche burocratiche, come ha voluto fare il Sindaco Mascia, rappresenta il classico esempio di fallimento dell’azione di governo che una Istituzione, come quella da Egli rappresentata, dovrebbe svolgere nell’interesse della propria comunità”.

Le foto e il racconto degli scontri di ieri

Daniele Galli


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