Negli ultimi tempi, infatti, spaventati da quegli “zombie” che entrano ed escono per “bucarsi” dal centro direzionale mai realizzato, a due passi dal “supermercato della droga” che è il Ferro di Cavallo di via Tavo, chi vive e lavora nella zona si è rivolto ad agenzie di sicurezza privata per farsi scortare nelle ore più buie.
Inutili, evidentemente, gli sgomberi effettuati mesi fa dalla polizia municipale: lo scheletro di cemento armato è di nuovo disseminati di bivacchi e siringhe. “Abbiamo fatto più di uno sgombero in quella struttura, com’è noto di proprietà di un privato”, spiega il sindaco Marco Alessandrini, “perché divenuta ricovero per disperati, tossici e focolaio di un degrado che ha lasciato altre zone del quartiere che sono state bonificate e rese fruibili dalla ripresa di attività sociali e di progetti nati proprio per restituirle alla città. A fronte di richieste e segnalazioni in arrivo dalla cittadinanza, ho già chiesto che lo stabile fosse oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine, a cui abbiamo fatto da supporto nelle operazioni che ci sono state nel corso del tempo e so che la settimana scorsa la situazione è stata uno degli argomenti trattati al tavolo tecnico sull’ordine e la sicurezza pubblica”.
“Tornerò a chiedere un intervento integrato in tempi rapidi, pronto a concertare con le forze dell’ordine tutte le azioni necessarie a riportare decoro e sicurezza nello stabile e nella zona circostante”, aggiunge Alessandrini, “Il Comune farà certamente la sua parte, mettendo a disposizione la Polizia Municipale e le altre forze di cui ci sarà bisogno, servizi sociali compresi, come stiamo facendo anche in altre zone della città”.