Pescara, centro sociale piazza dei Grue: autogestione senza attrezzture

autogestione_gruePescara Continua a suscitare polemiche l’esperimento avviato dal Comune di Pescara nel centro sociale di Piazza Grue. Il centro sociale, riaperto il 19 marzo scorso dopo una chiusura dallo strascico amaro, è attualmente autogestito dagli anziani che ne garantiscono il funzionamento attraverso un comitato di gestione; mancano, però, attrezzature e personale per le attività.

È il consigliere circoscrizionale William Facchinetti (Prc) a denunciare come “il comitato si trova ad affrontare difficoltà che stanno di fatto determinando la morte del centro stesso”. In un’interrogazione al presidente di circoscrizione, Piernicola Teodoro, Facchinetti domanda “come mai, nonostante l’autogestione permetta al Comune un risparmio di oltre quarantamila euro l’anno, il centro sociale non disponga di una propria utenza telefonica, di una connessione Internet, di piccole somme come contributo per lo svolgimento di attività, di una stampante laser, di uno scanner e di tutte quelle piccole attrezzature necessarie per poter portare avanti le attività”.

Non ci sarebbe nemmeno un incaricato addetto all’apertura e alla chiusura dei locali del centro sociale: “Attualmente questa ultima incombenza è tutta sulle spalle dei membri del Comitato di gestione, che di fatto svolgono gratuitamente le funzioni di custodi dei locali comunali”. L’interrogazione verrà inoltrata da Facchinetti anche al Sindaco e all’Assessore alle Politiche Sociali: si prospetta, dunque, una nuova pagina polemica in Comune sul caso.

 

Daniele Galli


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