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Pescara, disagi per i disabili allo stadio Adriatico: “Tifiamo in una galera”

Pescara. Tra i 20mila tifosi entusiasti che questa sera sosterranno il Pescara nell’importante scontro con il Livorno, qualcuno sorride a metà: sono i tifosi disabili e in carrozzina, che anche in questa occasione tornano a denunciare un Adriatico per loro a scarsa visibilità, sicurezza, e accessibilità.

“Una struttura pubblica, finita di ristrutturare a maggio 2009 con una spesa per la collettività di 13milioni di euro. Peccato che qualcuno, contrariamente a quanto stabilito dalle norme, si sia scordato che anche chi vive in carrozzina ha il diritto di assistere e vedere una partita o un evento sportivo”, affermano in un comunicato i membri dell’associazione Carrozzine determinate, che amano firmarsi “Tifosi disabili”.

Il primo problema che evidenziano è il fattore sicurezza, ridotta paradossalmente dopo la ristrutturazione operata in occasione dei Giochi del Mediterraneo: “ricordiamo che non esiste via di fuga d’emergenza, mentre prima della ristrutturazione esisteva la rampa che accedeva alla pista di atletica. Le ringhiere situate dietro la pedana provvisoria (una pedana installata nell’area disabili per rialzare il punto di visuale, montata solo dopo che gli stessi disabili si erano lamentati a inizio campionato ndr.) sono praticamente inesistenti, con il rischio di cadere giù da un’altezza non indifferente. La copertura promessa da più di un anno non è stata ancora installata, attualmente ne esiste una provvisoria del tipo mercato rionale”.

C’è poi una consistente difficoltà di accessibilità: “All’ingresso riservato non vi sono rampe che accedono al marciapiede, l’unica esistente è mobile, viene tolta alla fine della gara, e oltretutto è molto ripida e pericolosa. Anche l’abbattimento delle barriere architettoniche intorno allo stadio erano state promesse ma mai mantenute”, proseguono nella spiegazione dei disagi. C’è infine una lamentela contro la scarsa visibilità: “Qualcuno dimentica che si va allo stadio per vedere la partita e tifare per la squadra del cuore, ma nello spazio riservato, per non definirla galera, la visibilità è pressoché nulla. Le sbarre di ferro posizionate nella zona della tribuna impediscono la visuale della partita”, dicono i Tifosi disabili.

In più, mentre tutti gli altri settori “godono” del vantaggio concesso dalla numerazione del posto, “la domenica assistiamo alla ‘guerra tra poveri’, cioè ci si affretta ad arrivare per primi perché solo poche carrozzine hanno una sufficiente visibilità mentre tutti gli altri guardano la partita immaginando calciatori e azioni di gioco” prosegue il comunicato. Tifosi disabili, ma pur sempre tifosi, che ringraziano “la Pescara Calcio per l’accoglienza, la gentilezza e la cortesia che ci riserva ogni volta”, ma indignati contro “il Comune di Pescara, proprietario della struttura che è tenuto a risolvere la problematica”.

“Un invito a lei Sig. Sindaco, grande tifoso del Pescara, a venire a vedere la partita con noi seduto su una carrozzella, poi magari chiederà a qualche sportivo della tribuna per sapere quale sarà stato il risultato finale” concludono, non dimenticandosi di urlare: “Forza Pescara!”.

Daniele Galli