Pescara. Aveva rubato di tutto, dai portafogli, ai cellulari, ai computer portatili, fino a robot da cucina e persino una borsa da medico: arrestato a Pescara lo “specialista” dei furti sulle auto in sosta.
Arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pescara lo “specialista” dei furti sulle auto: Vitantonio Bombino, 37 anni, originario di Trinitapoli ma da tempo residente nel pescarese. Lo scorso 16 luglio era stato denunciato per ricettazione dopo essere stato trovato in possesso di refurtiva frutto di centinaia di furti su auto in sosta, commessi nei mesi precedenti tra Pescara e Montesilvano. Oltre a due jammer (disturbatori di frequenza usati per inibire il funzionamento degli allarmi delle autovetture), erano stati sequestrati portafogli, borse e borselli (300 complessivamente), circa 100 paia di occhiali da sole, 25 telefoni cellulari, 2 computer portatili, 2 palmari, decine di chiavette USB e di chiavi di autovetture, una valigetta con un set di pipe di pregio, una borsa da medico con strumentazione sanitaria, una macchinetta fotografica professionale, un robot da cucina e 15.800 euro in contanti.
Quasi tutti i beni sequestrati erano stati restituiti ai legittimi proprietari ma le indagini sono proseguite e hanno ricondotto a Bombino la responsabilità di altri tre episodi di furto aggravato su auto e di due episodi di indebito utilizzo di carte di credito con prelievo fraudolento di denaro contante. Così la P.M. Barbara Del Bono ha inoltrato richiesta di misura cautelare. Il G.I.P. Nicola Colantonio), ritenendo sussistente la pericolosità sociale dell’indagato, e per evitare ulteriore reiterazione delle condotte delittuose, ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.
Prima di portarlo in carcere, tuttavia, gli investigatori hanno nuovamente perquisito Bombino, trovandogli addosso tre frammenti di ceramica provenienti da candele di accensione per motori a scoppio, solitamente usati dagli scassinatori per rompere i vetri delle autovetture: un chiaro indizio del mancato “ravvedimento” del ladro. Anche in auto e presso la sua abitazione, è stata recuperata altra refurtiva: 28 tra borselli e portafogli, 14 borse da donna di varie marche, uno zaino di colore nero, quindici cover per telefoni cellulari, dieci paia di occhiali da sole, un registratore vocale, un lettore MP3 marca, sei calcolatrici, un telecomando per cancelli, una cuffia stereo, due Power Bank, diciassette chiavi USB, sei SD card, una chiave per distributori automatici, un portachiavi, una chiave di autovettura. Anche in questo caso, come avvenuto dopo il sequestro del 16 luglio, la Squadra Mobile si attiverà per restituire la refurtiva ai legittimi proprietari.
Gli investigatori hanno anche sequestrato diversi grimaldelli ed arnesi atti allo scasso, tra cui una tronchesi, una forbice da elettricista e undici così detti “spadini”. Trattasi di arnesi idonei allo scasso meno “tecnologici”, ma non meno efficaci dei due disturbatori di frequenza che erano stato sequestrati a luglio.
A conclusione dell’attività investigativa, oltre all’esecuzione della custodia cautelare in carcere, il Bombino è stato denunciato e dovrà rispondere per l’ennesima volta di ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso. Le persone che negli ultimi mesi hanno subito furti sulle proprie autovetture possono recarsi in Questura, negli uffici della Squadra Mobile, per il riconoscimento e la restituzione degli oggetti.