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Pescara, muore a 91 anni il professor Restituto Ciglia

Pescara. E’ morto nella notte, a 91 anni, il professor Restituto Ciglia, uno dei personaggi più noti nell’ambiente artistico e culturale di Pescara.

Insegnante e storico dell’arte, figlio di Cetteo Ciglia, ultimo litografo del capoluogo adriatico, e di un ambiente immerso in nomi come D’Annunzio, Cascella, nonché uno degli ultimi pezzi della memoria storica della Pescara.

Tra una settimana avrebbe ricevuto il Ciatté d’Oro, massima onorificenza cittadina, che verrà comunque conferita alla memoria.

I funerali si terranno domani alle ore 10 nella chiesa di Sant’Andrea.

CIATTE’ D’ORO ALLA MEMORIA

“Una perdita grande per la Città, la sua memoria e la storia artistica e culturale di Pescara, che il Professore ha sempre seguito sia da cultore che da insegnante”, commenta il sindaco Marco Alessandrini, “Addio che arriva alla vigilia di un’importante decisione, presa da tempo: quella di conferire a Restituto Ciglia il Ciattè d’Oro proprio per la sua grande passione per la nostra storia e per un insostituibile senso di appartenenza alla Città, manifestato in tanti modi, attraverso l’arte e la disponibilità a raccontarne spaccati vissuti e inediti, sempre affascinanti da ascoltare”.

“Voglio dire grazie a Restituto Ciglia – aggiunge il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli – per tutto quello che ha fatto per la Città. Perdiamo un ottimo docente e un pezzo di storia di Pescara che se ne va a sette giorni dalla consegna del Ciattè d’Oro, che oltre ad essere il riconoscimento maggiore della Città ai suoi figli illustri, è anche un modo speciale per ringraziare quanti contribuiscono con la propria attività ad onorare il nome di Pescara dentro e fuori i suoi confini. Ciglia è sicuramente fra questi, per la passione, il valore, la grande dedizione che ha sempre dimostrato nei confronti della Città di Pescara, della sua vita culturale, del futuro delle sue giovani generazioni, per i quali è stato un riferimento solido durante gli anni di insegnamento”.

“Per questo, pur addolorati per la perdita”, conclude Blasioli, “vogliamo che il Ciatté venga accolto come una speciale maniera per dare seguito alla passione civica che ha sempre accompagnato la vita e l’impegno del Professore per la Città e l’occasione per ricordare un illustre concittadino che è parte della nostra storia identitaria, culturale e artistica”.

D’ALFONSO: “SIMBOLO MITOLOGICO DI PESCARA”

Allievo del Professor Ciglia anche il governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso: “Dare forma scritta al mio dolore per la scomparsa di Restituto Ciglia, che ho avuto come indimenticabile professore al liceo scientifico Galilei di Pescara”, afferma in una nota di cordoglio, “è opera ardua, tanto profondi erano l’affetto, la stima e il rispetto che nutrivo per lui. Ricordo i suoi aneddoti sui Cascella, sui bombardamenti e sulla città che si sviluppava frenetica durante gli anni in cui Antonio Mancini era sindaco. Restavo rapito ad ascoltare il dipanarsi della sua memoria storica, che rimarrà un patrimonio indelebile per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo”.

“Egli era un simbolo autentico e quasi mitologico di Pescara, città che amava con passione e di cui ha saputo attraversare i momenti più belli così come quelli più tristi sempre con un sorriso dolce sulle labbra”, chiosa D’Alfonso, “ai suoi quattro figli e alle loro famiglie giunga il cordoglio mio e di tutto l’Abruzzo per una perdita che peserà moltissimo sulla nostra comunità”.

Tra i messaggi di lutto anche quelli dello storico Licio Di Biase: “Oggi avrei dovuto consegnare a Restituto Ciglia una pubblicazione che ho curato “Restituto Ciglia e Rocaccaramanico”, racconta, “Infatti, negli anni scorsi, andando in ferie tra S. Eufemia e Caramanico, aveva disegnato gli scorci di quei luoghi e, soprattutto di Roccacaramanico, tanto che abbiamo realizzato un libro con 56 immagini del  borgo medioevale”.