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Montesilvano, scoperto bordello a Palazzo Gemelli: stanza sadomaso e set a luci rosse

 

Pescara. Operazione interforze, all’alba di oggi, nelle 9 palazzine di via Lago di Bomba a Montesilvano dove 5 appartamenti venivano usati per attività di prostituzione. Ai clienti venivano offerti prestazioni sadomaso e filmini delle prestazioni.

Dalle 06:30 di stamattina, circa 60 uomini, tra polizia, carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato, polizia municipale di Montesilvano e Vigili del fuoco di Pescara, assistiti dalle unità cinofile dei carabinieri e un elicottero della Polizia,  hanno proceduto al controllo del complesso edilizio denominato ‘Gemelli’, in via Lago di Bomba, a Montesilvano. Nove palazzine tristemente note alle forze dell’ordine: circa 600 appartamenti occupati prevalentemente da cittadini stranieri.

Durante il controllo di oggi sono stati ispezionati 20 appartamenti e identificate circa  65 persone, ma a differenza dei precedenti servizi non sono stati scoperti stranieri irregolari. “Bottino” del blit sono stati, invece, 5 appartamenti scoperti come luoghi deputati ad incontri sessuali a pagamento. In particolare all’interno di uno dei locali, occupato da due donne italiane, “è stata creata una sorta di alcova per amanti del genere sadomaso”, riferisce in una nota il capitano dei carabinieri di Montesilvano Enzo Marinelli, “tant’è che le forze dell’ordine hanno scovato fruste ed altri accessori per incontri a luci rosse”. De gustibus, ma non finisce qui: “L’appartamento aveva tutto l’aspetto di un set cinematografico”, continua Marinelli, “per cui non si esclude che i clienti, nel contrattare le prestazioni, potessero anche chiedere dei video”.

In un altro locale sono state trovate tre prostitute romene per cui una di loro, una ventisettenne risultata essere l’affittuaria, è stata denunciata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nei confronti delle due connazionali e il proprietario dell’alloggio è stato denunciato per evasione fiscale in quanto la somma indicata nel contratto era decisamente inferiore a quella effettivamente riscossa dall’uomo. Sono ancora in corso accertamenti sugli altri appartamenti.- Un’altra persona, un 51enne di Cupello (CH), è stata denunciata per uso di atto falso, per aver contraffatto il proprio certificato assicurativo. L’auto, una Ford Fiesta è stata sequestrata insieme ad un’altra auto trovata anch’essa priva di copertura assicurativa ed una terza, una Ford Ka,  risultata oggetto di furto a Chieti il 4 dicembre 2010.

Daniele Galli