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Spoltore e Cepagatti: domenica di solidarietà per Amatrice

Due iniziative solidali per offrire un piccolo aiuto ad Amatrice sono in programma domenica 18 settembre a Cepagatti e Spoltore, dove le rispettive amministrazioni comunali hanno patrocinato e curato iniziative di raccolta fondi in favore della popolazione colpita dal sisma.

A Spoltore, la domenica inizierà sulle due ruote: alle ore 10:00 infatti prenderà il via ‘Pedalata per Amatrice’, organizzata dal comitato locale della Croce Rossa. Possono partecipare sia i bambini che gli adulti e ci si potrà iscrivere fino a mezz’ora prima della partenza, prevista dall’ingresso del Centro Commerciale Arca. Ecco il percorso: Via Fellini, Via Montani direzione Strada Provinciale 602, SP 602 direzione Santa Teresa, Piazza Marino di Resta. Seguirà poi una breve sosta per ristoro per poi proseguire sul percorso inverso.

I partecipanti possono registrarsi presso la sede della Croce Rossa del Centro commerciale Arca al costo di 2 euro per i bimbi fino a 10 anni e di 4 euro per gli adulti. Il ricavato verrà devoluto alle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto scorso. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al numero: 3283638604.

Cepagatti si attiverà nelle ore pomeridiane con ‘Una mano per Amatrice’: a partire dalle ore 15:00 nel centro storico sarà infatti allestita un’area giochi per bambini, con gonfiabili, truccabimbi, laboratori artistici e attrazioni ludiche; si potrà partecipare alle iniziative con un contributo minimo di 2,50, che saranno devoluti per l’acquisto di materiale didattico per la scuola del paese distrutto dal terremoto.

L’iniziativa è stata organizzata da Cisom (Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta), di cui motore principale è stata la volontaria Santina Salvatore, della parrocchia, e dell’intera comunità di Cepagatti.

La volontaria, in particolare, ha sentito il bisogno di attivarsi concretamente per offrire un sostegno alla popolazione di Amatrice perché ha prestato attività di soccorso in quel luogo ed è tornata a Cepagatti da pochi giorni.

“Ho vissuto tanti terremoti”, dice Santina, “ma questa volta è stato molto più doloroso, perché ogni nucleo familiare ha avuto un lutto. E’ tutto un paese che soffre. Quello che faceva più impressione, in certi momenti, era il silenzio. Parlavamo tutti a bassa voce in segno di rispetto per le tante vittime che erano sotto le macerie”.