Pescara, taglio degli alberi: esposto in Procura

Pescara. Tredici associazioni hanno depositato un unico e dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Pescara in relazione al programma di abbattimento degli alberi avviato dal Comune di Pescara, in larga parte in aree di pregio storico e ambientale e vincolate dal punto di vista paesaggistico.

Sono diversi i punti contestati dalle associazioni civiche e ambientaliste: “In primo luogo si contesta la relazione con cui il Comune sta sostenendo il taglio di piante addirittura monumentali”, spiega una nota, “come quelle in via Scarfoglio; una procedura che non risponde al protocollo seguito dagli altri enti pubblici essendo basata esclusivamente su un’analisi visiva priva addirittura del riconoscimento della specie di appartenenza degli alberi esaminati e non sull’analisi strumentale”.

“In secondo luogo”, aggiungono le assocazioni, “si evidenzia che la procedura di somma urgenza che ha portato all’affidamento alla ditta Vivai Barretta di Melito di Napoli della somma di 36mila euro non poteva ad avviso delle associazioni essere utilizzata. La somma urgenza si usa nelle catastrofi, nelle situazioni impreviste ed emergenziali. Peccato che qui la relazione è stata consegnata il 26 luglio 2016 e il verbale di affidamento dei lavori è avvenuto ben 28 giorni dopo. C’era tutto il tempo per esplicare gare, chiedere preventivi ecc. Una giurisprudenza schiacciante ha chiarito che non si può ritardare la procedura normale e poi arrivare ad applicare la somma urgenza”.

 

 

“Ribadiamo l’appello per fermare questi lavori in quanto le conseguenze sono irrimediabili”, concludono le 13 associazioni, “Si proceda con l’analisi diagnostica strumentale e solo tramite quella di decida il destino di questi alberi”.

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