Il copione è quello già tristemente noto: l’uomo non si era rassegnato alla fine della relazione affettiva extraconiugale con una quarantasettenne della provincia durata alcuni anni e dal mese di maggio aveva iniziato il suo personalissimo “corteggiamento” per riconquistarla.
Invece di fiori e lettere, l‘uomo ha iniziato a tempestare la ex con telefonate e messaggi a qualunque ora del giorno e della notte, riuscendo a procurarsi anche i nuovi numeri di telefono che la donna, pur di sfuggire al suo persecutore, era stata costretta a cambiare in poco tempo. Anche i toni delle conversazioni non erano proprio romantici in quanto la parte offesa, assolutamente restia a riprendere quanto interrotto, veniva apostrofata con minacce ed insulti.
Come spesso capita però purtroppo dalle minacce verbali si è passati subito a quelle fisiche: ripetuti gli appostamenti sotto casa, con lui che la pedinava negli spostamenti con l’auto e l’attendeva all’uscita dal luogo di lavoro.
La denuncia sporta dalla donna ha immediatamente portato da parte dell’Autorità Giudiziaria all’emissione prima di un divieto di avvicinamento e a seguito della prosecuzione delle condotte persecutorie, al provvedimento di arresto.
“L’arresto è l’occasione per rivolgere un appello alle donne vittime di stalker: quella di denunciare senza timori i loro persecutori, al fine di poter offrire loro una protezione ed impedire drammatici che eventi che frequentemente i mezzi d’informazione riportano debbano continuare a ripetersi” , ha dichiarato il Maggiore Claudio Scarponi.