Presentata oggi l’iniziativa, che ripristina l’istituto mirato alla pluralità e all’inclusione etnica, dal sindaco Marco Alessandrini, dall’assessore alle Politiche Sociali Giuliano Diodati, dal presidente della Commissione Sociale Tonino Natarelli, dal funzionario del servizio Eelettorale Andrea iaccheo e da Luna Mbaye, in rappresentanza della comunità senegalese che ha al suo attivo esperienze passate sull’istituto.
“Il Consigliere aggiunto – dice il sindaco Marco Alessandrini – significa attenzione a chi è pescarese non di nascita, ma di adozione, per favorire politiche di integrazione di cui c’è un grandissimo bisogno. Il 26 agosto abbiamo approvato la delibera di Giunta che ha determinato l’avvio di una procedura per cui il 29 ottobre si potranno svolgere i comizi elettorali per la consultazione in oggetto”.
“Il consigliere aggiunto si associa alla Consulta degli stranieri, residenti ma non cittadini che a Pescara sono circa 4.000 e non sono rappresentati anche se vivono, lavorano e pagano le tasse in Italia, contribuendo al nostro PIL – dice il presidente della Commissione Sociale Tonino Natarelli che ha seguito il progetto – E’ giusto che abbiano voce. Ed è giusto avere un consigliere aggiunto perché oltre ad essere un motivo di integrazione è un interlocutore diretto. I candidati dovranno essere residenti e regolari, la persona scelta potrà partecipare al Consiglio Comunale, ma non avrà diritto di voto perché non eletto e riporterà alla Consulta che sarà costituita dopo le operazioni di voto ciò che determina il Consiglio. Le elezioni si faranno il 29, saranno anche economicamente sostenibili e la Consulta si individuerà nel periodo successivo. Saranno presentate quattro liste, oguna per ogni area di provenienza da 3 a 15 candidati, ogni lista dovrà presentare un numero di firme a legittimazione dei candidati. Al momento i comizi elettorali sono indetti, stiamo informando le comunità perché partecipino al voto”.