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Pescara, dubbi sui lavori a via del Concilio: la denuncia di Foschi e Fiorilli

Pescara. Dubbi sui lavori in corso a via del Concilio, dove da ieri è stato aperto un cantiere sul cui cartello si legge ‘lavori di realizzazione del nuovo manto stradale’.

A segnalarlo, Berardino Fiorilli e Armando Foschi, dell’associazione Pescara mi piace, che con una stampa comunicano:

“In realtà i lavori stanno interessando gli impianti di sollevamento e le condotte dell’Aca situate nel sottosuolo”.

“Perché Aca e Comune di Pescara stanno intervenendo sulle pompe di sollevamento o sulle condotte interrate e nessuno deve saperlo? Cosa sta accadendo di nuovo nel sottosuolo? Domande doverose, come sono doverose le risposte vista l’estate tragica che si avvia a conclusione caratterizzata da un divieto permanente di balneazione su praticamente tutto il litorale di Pescara ormai in ginocchio grazie alla giunta Alessandrini”.

“Ieri mattina”, hanno detto Fiorilli e Foschi, “alle 7.20 in punto i residenti e gli automobilisti hanno visto arrivare due camion anonimi con relativi operai a bordo che, in quattro e quattr’otto hanno allestito un semicantiere, occupando il lato nord del parcheggio a pagamento, protetto da transenne solo sul lato strada”.

“Lavori imprevisti, non annunciati da alcuno, che quindi hanno colto di sorpresa i cittadini stessi, visto che, peraltro, via del Concilio è stata interessata da un’imponente opera di riqualificazione appena due anni fa dalla giunta di centro-destra, con il rifacimento di strada, marciapiedi, la realizzazione della pista ciclabile, e la riorganizzazione dell’area di sosta in funzione della presenza di una scuola primaria”.

“Quando i cittadini si sono avvicinati per capire cosa stesse accadendo, sono stati loro indicati i cartelli mobili sistemati dinanzi alle transenne che riportano la seguente dicitura ‘divieto di sosta dal 23 al 26 agosto per lavori di realizzazione del nuovo manto stradale dalle ore 7.30 alle ore 18.30. Ci scusiamo per il disagio’. Non un logo, sopra, a indicare chi materialmente avesse ordinato quei lavori, né tantomeno un cartello di cantiere per conoscere il nome della ditta, il direttore del cantiere, o il responsabile della sicurezza”.

“È stato sufficiente attendere pochi minuti per capire la verità: gli operai infatti hanno aperto tutti gli impianti di sollevamento, e, con ruspa e motopicco, hanno cominciato a frantumare la pavimentazione stradale adiacente il primo impianto lato monte, fino ad arrivare alle condotte sotterranee. Bocche cucite da parte degli operai, che, dopo varie insistenze, hanno rivelato solo di essere operai dell’Aca, che notoriamente non si occupa dei ‘lavori di realizzazione del nuovo manto stradale’.

“Sappiamo però che dai camion sono state scaricate a terra delle nuove condotte, attualmente accantonate sul marciapiede lato monte, condotte nuove che lascerebbero presupporre una possibile sostituzione di quelle esistenti”.

“Perché qualcuno, ovvero il Comune o l’Aca, hanno scelto di ‘mimetizzare’ dei lavori, fingendo di dover rifare l’asfalto quando stanno rifacendo la rete idrica interrata? Perché evitare l’installazione, obbligatoria per legge, di quelle indicazioni utili e necessarie per identificare un cantiere? Perché la città non deve sapere cosa accade? E, soprattutto, quali lavori si stanno eseguendo? Perché si sta operando sull’impianto di sollevamento e sulle condotte, ci sono guasti, ci sono sversamenti in corso? Cosa sta accadendo nelle condotte del sottosuolo?”

“Domande ovvie e scontate visto che di nuovo, dopo appena 10 minuti di pioggia, siamo alle prese con un nuovo divieto di balneazione che praticamente sta interessando tutto il litorale, com’è accaduto per tutta l’estate”.