Pescara. Sui 15 complessivi a disposizione delle fogne cittadine, ben 7, durante il temporale di mercoledì scorso, hanno sversato direttamente nel fiume Pescara liquami e acque reflue non depurate per un’ora consecutiva: ma non basta.
A riportare, critico, quanto comunicato dall’Aca, è Armando Foschi dell’associazione Pescara Mi Piace: “Quello di via Raiale”, afferma ha continuato a sversare liquami sino alle 15.55 di ieri, ovvero ha riversato acque reflue per 17 ore e 25 minuti consecutivi, con un impatto sull’ambiente di dimensioni spaventose e inimmaginabili. ,alla Madonnina le idrovore di scarico al fiume si sono attivate per 50 minuti; alla paratoia di Camuzzi lo sfioro è proseguito per 30 minuti; in via Gran Sasso lo sfioro è andato avanti per un’ora, mentre lo sfioro a Capacchietti è rimasto operativo per 40 minuti; in via Raiale lo sfioro è iniziato la sera del 10 agosto, alle 22.30, ed è terminato solo alle 15.55 di giovedì 11 agosto, ovvero dopo 17 ore e 25 minuti; a Fosso Vallelunga si sono attivati entrambi gli sfiori esistenti, per un’ora, in via Nazionale Adriatica sud e in via Primovere”.
Di conseguenza, già ieri il sindaco Alessandrini ha firmato l’ordinanza di divieto di balneazione per 48 ore, come ormai avviene di prassi da settimane: “Diffidiamo il sindaco dal revocare l’ordinanza di divieto senza che prima l’Arta abbia eseguito le analisi sulla qualità delle acque di balneazione e abbia reso noti i risultati”, conclude Foschi, chiedendo “inoltre ad Aca di rendere noti quanti metri cubi di acque reflue si sono sversati in mare tra il 10 e l’11 agosto”.