Pescara, l’ex cementificio di via Raiale diventa luogo d’arte ed esposizione FOTO

Pescara Riqualificare e valorizzare l’area dismessa dell’ex cementificio di Pescara, concependo un nuovo modello culturale di recupero basato sul confronto e sulla condivisione del passato con il futuro. È la sfida che ha lanciato il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, in occasione del sopralluogo avvenuto oggi nell’area dell’ex cementificio di via Raiale, alla presenza del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, del presidente del consiglio comunale, Antonio Blasioli, del presidente della Provincia, Antonio Di Marco, del deputato Gianluca Fusilli, di tecnici comunali e architetti, riuniti per “programmare” il recupero dell’area.

Il sopralluogo è stato guidato dall’ingegnere Stefano Pelino, dirigente della Cementir, la società che ha acquisito le altre proprietà della Sacci. “E’ uno dei luoghi simbolo di Pescara e dell’area metropolitana – ha detto D’Alfonso – per questo motivo non possiamo solo assistere alla decadenza, ma dobbiamo riacquisire questo spazio intriso di storia e valori per la città. E’ necessario avviare immediatamente un cronoprogramma: acquisire la proprietà dell’area, progettare l’intervento di riqualificazione, individuare risorse finanziarie e normative nazionali e regionali certe e, non ultimo, avviare un grande dibattito con le competenze e le bravure di Pescara per costruire insieme un modello di recupero condiviso da tutti. E’ un progetto straordinario che valorizza non solo la città, ma l’intera area metropolitana, una sfida soprattutto culturale che dobbiamo vincere. La prima iniziativa che vi si terrà si intitolerà ‘Decementa’ e sarà una sorta di ‘Fuori Uso'”.

“Pescara continua a rimanere una città sorprendente, che ha angoli che non ti aspetti – dice il sindaco Marco Alessandrini a margine della visita – questo è uno di quelli. Il cementificio è una cattedrale dell’industrialismo che non c’è più, che va recuperata per la funzione collettiva perché è un grande spazio utile alla fruizione collettiva e di grande suggestione. Altrove i reperti industriali divengono luoghi votati proprio alla fruizione collettiva noi vogliamo intraprendere un cammino che porti a questo anche a Pescara. Per farlo c’è bisogno della disponibilità da parte del soggetto proprietario e di impegno e c’è bisogno di coinvolgere la cittadinanza in un progetto che abbia come obiettivo quello di trovare come utilizzare  quest’area, conurbata nella città, perfettamente innervata nel suo centro e con grandi spazi e quindi di qui a qualche settimana daremo appuntamento proprio alla cittadinanza, per venire a condividere l’emozione di un luogo che non ti aspetti e a riflettere sulle sue vocazioni future”.

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