Pescara, nuovo atto vandalico. Imbrattata segnaletica di via Ugo La Malfa

armandofoschiPescara. Nuovo atto di vandalismo a spese della memoria di un uomo dello Stato: è quello che si è verificato a Pescara la notte scorsa, quando alcuni ignoti hanno imbrattato la segnaletica stradale che indica il nome di ‘via Ugo La Malfa’ aggiungendo la definizione ‘massone’, proprio come accaduto due giorni fa a via Nino Sospiri.

“Appena ieri – ha sottolineato il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi – è stato segnalato il grave ‘caso’ verificatosi in via Nino Sospiri dov’è stata deturpata la segnaletica dedicata al Sottosegretario di Stato scomparso prematuramente e al quale la città ha deciso di dedicare una strada, inaugurata appena lo scorso 28 gennaio: sulla indicazione stradale posta sulla palina è stato apposto un adesivo con scritto ‘fascista’, ovviamente con l’intento di offendere la memoria di un uomo e di un esponente politico che tanto ha dato a Pescara e all’Abruzzo intero, un uomo amato dalla sua regione che lo ha voluto per ben vent’anni tra le più alte cariche di Governo, consapevoli del suo costante impegno per lo sviluppo del nostro territorio. Ovviamente nella mattinata di oggi gli operai del Comune hanno provveduto a eliminare la scritta e nei prossimi giorni verrà riapposta la targa sul muro inaugurata il 28 gennaio e anch’essa rimossa. Intanto è stata presentata anche una formale denuncia agli Organi di Polizia sulla vicenda, con l’auspicio che si possano individuare gli autori del vile gesto. Ma intanto in mattinata è stato segnalato un altro atto di vandalismo proprio a pochi passi da via Nino Sospiri, in via Ugo La Malfa, un’altra traversa di via Maestri del Lavoro, dove sulla segnaletica è stata posta, accanto al nome dell’uomo politico, anche la scritta ‘massone’, offendendo la memoria di uno storico Repubblicano che ugualmente ha ricoperto le massime cariche di Governo. Si tratta di un ‘caso’ altrettanto grave, segno dell’inciviltà dei nostri tempi, ma anche di un clima di veleno che serpeggia sul territorio e che va assolutamente biasimato e condannato”.

 

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