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Pescara, bilancio negativo per il parcheggio di via Misticoni

Pescara. È stato inaugurato lo scorso 27 dicembre, ma a poco più di un mese di distanza, il nuovo parcheggio coperto di via Misticoni è ancora sottoutilizzato. Fino al 27 gennaio, infatti, la società Pescara Parcheggi ha incassato solo 116 euro. “Si tratta di una normale fase di rodaggio che ci aspettavamo” commenta l’assessore comunale alla Mobilità Berardino Fiorilli “ma che intendiamo rilanciare avviando nei prossimi giorni una campagna informativa, nell’attesa di una revisione totale del Piano tariffario della sosta che interesserà tutto il territorio cittadino”.

Il parcheggio consta di 320 posti auto disposti su due livelli, in una struttura dotata di vigilanza e che potrà essere utilizzato anche di notte. “Deve ancora penetrare nel cuore della città” aggiunge Fiorilli “che deve ancora abituarsi a quella disponibilità ed è evidente che il suo impiego è strettamente legato alla promozione di un’idea diversa di territorio. E’ legata al completamento del secondo lotto della filovia che transiterà proprio dinanzi alla nuova piazza Colonna: il progetto è quello di incentivare gli utenti a lasciare l’auto in quel parcheggio di scambio per muoversi sul territorio a bordo dei mezzi pubblici, ossia il filobus, il pullman o anche le bici del bike-sharing che avranno in via Misticoni una delle stazioni. E l’impiego del manufatto è legato soprattutto all’attivazione degli abbonamenti di lunga sosta che tanti uffici o singoli lavoratori ci hanno già chiesto, ma che al momento abbiamo dovuto bloccare. L’amministrazione comunale sta infatti procedendo con la revisione dell’intero Piano tariffario di tutte le aree di sosta della città, una revisione che inevitabilmente interesserà anche il parcheggio coperto di via Misticoni, dunque sarebbe stato assurdo stipulare oggi abbonamenti, sottostimando o magari sopravvalutando i costi comunque a spese del cittadino. L’iniziale sottoutilizzo della struttura non preoccupa l’amministrazione comunale che, tra l’altro, per quel manufatto non ha speso nulla, visto che ha rappresentato la contropartita pubblica nell’ambito di un accordo di programma”.