Pescara, ecco il protocollo per rafforzare la sicurezza urbana

Pescara. Rafforzare l’azione di contrasto ai fenomeni criminali che destano maggior allarme sociale nell’area urbana di Pescara e, soprattutto, a mettere in campo strategie di intervento, condivise tra tutti i soggetti istituzionali, per favorire iniziative di prevenzione sociale e di riqualificazione urbana, con particolare attenzione alle zone periferiche. Sono gli obiettivi del protocollo d’intesa ‘Accordo per Pescara Sicura’ sottoscritto da Regione Abruzzo, Prefettura di Pescara, Provincia, Comune, associazioni ed enti pubblici e privati del territorio, per portare avanti politiche integrate sul fronte della sicurezza urbana.

Presenti alla sottoscrizione in Prefettura, tra gli altri, il Prefetto, Francesco Provolo, il governatore Luciano D’Alfonso, il sindaco, Marco Alessandrini, il sottosegretario Federica Chiavaroli, il presidente della Camera di Commercio, Daniele Becci, rappresentanti di tutte le forze dell’ordine e dei soggetti coinvolti.

Per migliorare il controllo del territorio da parte delle forze di polizia, grazie al contributo della Fondazione Pescara Abruzzo, dell’Ance, della Cassa Edile, del Formedil di Pescara e delle Bcc, le volanti della polizia saranno dotate di un sistema di ‘scout street’ (in attuazione del progetto ‘Mercurio’), una tecnologia che consente di controllare contemporaneamente un numero elevatissimo di targhe di vetture che circolano sul territorio.

La Regione, invece, si è fatta carico di finanziare alcuni progetti di recupero di strutture oggi abbandonate al degrado o inutilizzate, come l’ex caserma Di Cocco, l’ex Fea, l’area ex Cofa, la Stella Maris, oltre a impegnarsi per il completamento del comando provinciale dei Carabinieri e della Città della Musica.

Il Prefetto, nel sottolineare che “una città moderna che vive senza mai fermarsi ha un fabbisogno aggiuntivo di sicurezza”, ha parlato di “nuovi modelli di tutela”, ha affermato che “vi è l’esigenza che sia garantito il diritto alla sicurezza” ed ha evidenziato la volontà di “rendere più visibile l’operato delle istituzioni”.

Provolo ha illustrato come “la maggior parte dei delitti registrati in provincia avvengano tra Pescara e Montesilvano” ed ha definito “impegnative” le periferie di Pescara, come i quartieri Rancitelli, San Donato, Fontanelle e Zanni, citando positivamente il “restauro” di quest’ultimo. Si è poi soffermato sul problema prostituzione, con “le lucciole che non aspettano più il buio e si spostano di giorno in zone nuove. Sicurezza – ha aggiunto – che non coincide solo con l’ordine pubblico, ma attiene alla qualità della vita e alla fruzione piena di tutti gli spazi della città”.

Secondo D’Alfonso, “la sicurezza non ha bisogno solo di divise, ma anche e soprattutto di progetti di vita, in grado di ridurre il disagio e il degrado che fertilizzano i gesti devianti”.

“Abbiamo finanziato la costruzione delle nuove caserme dei Carabinieri a Loreto Aprutino e Manoppello (Pescara) – ha detto – così da dislocare presidi di sicurezza alle porte della città. Saremo, inoltre, accanto al Comune di Pescara per far ripartire il progetto della Zona Franca Urbana (che riguarda alcuni quartieri della città ed era stato approvato dal ministero dello sviluppo economico), e per accedere alle misure previste dal ‘Piano Periferie’ varato dal Governo nazionale”.

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