“Tale provvedimento è scattato dopo che lo stesso Zazzara ha rifiutato per mesi di aderire a un Progetto personalizzato di reinserimento sociale, predisposto dai nostri uffici che, a fronte dell’ospitalità, lo obbligava a operare come volontario presso il canile municipale di via Raiale per otto ore e mezza a settimana. A questo punto, dopo oltre un anno e mezzo di assistenza, l’amministrazione comunale non dispone di ulteriori strumenti di supporto per Zazzara”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini rendendo nota la disposizione.
“Oltre un anno fa – ha ricordato l’assessore Cerolini – Domenico Zazzara ha subito lo sfratto esecutivo dall’alloggio popolare di via Aldo Moro disposto dall’Ater per morosità. Zazzara si è rivolto ai Servizi sociali del Comune che, tenendo conto della particolare situazione personale dell’utente di forte disagio, ha predisposto una serie di iniziative di sostegno. Purtroppo Zazzara è venuto subito meno a tutti gli impegni assunti e sottoscritti – ha proseguito l’assessore Cerolini -: nel canile di via Raiale si è recato una sola volta, il 22 dicembre 2010, per poi sparire senza neanche avvisare la responsabile della struttura. E benché più volte sollecitato ha sempre rifiutato di riprendere il servizio. A questo punto il settore dei Servizi sociali si è trovato nella condizione di dover annullare il Progetto, facendo venir meno, dalla giornata odierna, il beneficio dell’ospitalità alberghiera a carico di Comune e Caritas. Comprendiamo il suo disagio, ma i progetti predisposti dall’amministrazione puntano alla qualificazione umana degli utenti assistiti, offrendo loro un’occasione a fronte di un’assistenza completa, obiettivi tutti rifiutati”.
Zazzara ha annunciato la propria intenzione di continuare a dormire all’interno del Comune fin quando non gli verrà riassegnato l’alloggio dell’Ater da cui è stato sfrattato per morosità lo scorso anno.
Monica Coletti