I due consiglieri diffondono, in un comunicato stampa, i dati forniti dall’Arta, riferendo che “nello stesso periodo dell’anno scorso registravamo sempre dati preoccupanti, ma ben 6 superamenti in meno su V.le Bovio, e 2 in meno su Via Sacco. A ciò si aggiunga che nell’intero 2010 a Pescara si è registrato un numero di superamenti quasi doppi rispetto a quelli previsti dalla legge e ciononostante nessun intervento e nessun rimedio è stato posto in campo rispetto a questa che è una vera e propria emergenza per la nostra città”. In particolare, si sono registrati 19 superamenti dei limiti imposto dalla legge nella centralina di viale Bovio e altrettanti in via Sacco.
“Recenti studi”, spiegano Blasioli e Marchegiani, “indicano che l´esposizione acuta a particelle in sospensione contenenti metalli (come le particelle derivanti dai combustibili fossili usati come carburanti) possono causare un vasto spettro di risposte infiammatorie nelle vie respiratorie e nel sistema cardiovascolare.
I risultati testimoniano una situazione drammatica “e quel che più stupisce è la mancanza di qualsiasi strategia per una diversa mobilità cittadina (fattore determinante per le polveri sottili). Nessun provvedimento di blocco del traffico, adottati invece in città come Milano e Torino, che tuttavia al momento non registrano una qualità dell’aria pessima come quella di Pescara, nessun intervento sulla programmazione della mobilità cittadina, fatta eccezione per i faraonici propositi di chiusura al traffico dell’intero centro cittadino espressi dal capo dell’amministrazione che purtroppo si dimostra incapace di prendere provvedimenti tampone anche in situazioni di emergenza come queste, a meno che come tale non si voglia intendere la chiusura del segnalatore delle polveri presente su piazza Italia, angolo corso Vittorio Emanuele”, concludono i due democratici.
Daniele Galli