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Forte pioggia a Pescara: allagamenti e disagi alla viabilità

Pescara. Le abbondanti piogge che scendono incessantemente da ieri sera sulla città hanno causato un eccezionale allagamento in viale Marconi, nella zona antistante il Circolo tennis. Acqua alta in pieno stile Venezia nel tratto a sud compreso tra l’incrocio con via Tinozzi e la rotatoria di fronte dell’università: marciapiedi sommersi, acqua nei negozi e negli androni dei palazzi.

Dalle nove di questa mattina, quando il traffico ha cominciato a prendere il ritmo quotidiano, il livello già alto dell’acqua è stato smosso, causando le prime inondazioni nei palazzi e nei negozi circostanti; proseguendo a piovere, la situazione è degenerata Il problema è sempre lo stesso: nel tratto in causa, uno dei più larghi e trafficati di Pescara, sono ben pochi i tombini che riescono a far defluire un livello poco superiore alla norma. La situazione si era già verificata sabato scorso, ma l’entità era minore e si è riuscito ad evitare l’emergenza. I residenti hanno subito allertato Comune e Polizia Municipale; gli agenti hanno posto alcune transenne all’altezza del distributore di benzina (trasformato in un enorme specchio d’acqua) e dell’incrocio con via Corradino D’Ascanio, ma solo parzialmente, per invitare a rallentare il traffico che doveva continuare il suo corso. E cosi i veicoli hanno continuato a smuovere l’acqua e a spingerla sui marciapiedi già sommersi e all’interno degli edifici.

“Siamo stufi”, esclama un residente intento a spazzare via l’acqua dall’androne del suo palazzo, “ogni volta che piove capita la stessa cosa; anche sabato scorso, hanno pensato a rimandare la partita del Pescara ma qui da noi non si è visto nessuno dal Comune”. Indignazione anche da parte di alcuni commercianti, tutti impegnati con pompe aspiratrici, stracci e cartoni a rimediare ai danni nei propri locali: “Ci fanno pagare solo un mare di tasse, ma non trovano mai una soluzione a questo problema”. L’acqua ha superato anche l’alto gradino di una macelleria; qui tutti sono rassegnatamente attrezzati: le vetrine sono protette da barriere di legno o di vetro, ma non si riesce mai a rendere tutto impermeabile e ormai i muri di un salone estetico testimoniano i frequenti allagamenti.

Di fronte al Circolo tennis, dove le macchine ‘navigano a vista’ sui marciapiedi per evitare il centro della carreggiata dove l’acqua è più alta, la titolare di una boutique di abiti da sposa è dovuta ricorrere all’intervento dei Vigili del fuoco per farsi svuotare i locali inondati. Un fiume scorre davanti alla sede dell’Inail, mentre un ristorante in via Pepe si è ritrovato con l’ingresso transennato a causa dei tombini gorgoglianti. L’acqua si vede risorgere anche attraverso le fessure nell’asfalto. La fiumana si è spinta fino a lambire l’ingresso del Palazzetto dello sport, in via Elettra, dove questa sera è previsto un alto afflusso di persone per il concerto dei Verdena.

Intorno alle 12:30 sono intervenuti tre operai dell’Attiva per aprire e svuotare i tombini dai detriti che ostruiscono ulteriormente il deflusso. Ma gli stessi, con l’acqua quasi alle ginocchia, riferiscono che sono pochissime le bocchette funzionanti. In più, non c’è nemmeno un vigile a fermare il traffico: “Così è difficile lavorare perché le transenne vengono spostate e macchine e autobus continuano a passare aggravando la situazione”, racconta uno degli operai.

Disagi identici si sono registrati in viale Pindaro, in piena zona universitaria, e in periferia: la circolazione era quasi impossibile stamattina in via San Marco e nel sottopassaggio adiacente all’omonimo scalo ferroviario. In via dei Sabini un tabbaccaio è stato impossibilitato ad alzare la serranda del proprio esercizio. Montesilvano, invece, è invasa dal fango.

Il bilancio del maltempo di Albore Mascia. Per lunedì prossimo è già stato convocato un primo vertice d’emergenza in Commissione consiliare Lavori pubblici dal presidente Armando Foschi, vertice al quale prenderanno parte anche i responsabili dell’Aca, dell’Ato e i dirigenti comunali, per valutare la tempistica dei cantieri per l’Operazione Acqua Alta 2 su Porta Nuova e anche per verificare le problematiche che sino a oggi non avrebbero consentito di attivare una nuova condotta.
“Ancora una volta a risentire della forte pioggia è stata tutta la zona sud di Pescara, mentre hanno retto le vie a nord e a ovest, dove di fatto siamo intervenuti per tutta l’estate con il rifacimento e potenziamento delle condotte – ha effettuato un sopralluogo su tutto il territorio per verificare l’emergenza allagamenti, rispondendo personalmente alle telefonate che sono giunte da cittadini e operatori commerciali per segnalare situazioni di criticità – Già alle 10 la Polizia municipale stamane è stata costretta a chiudere al traffico con le transenne decine di strade, ossia via Spaventa, nel tratto compreso tra via Chiarini e via D’Avalos, via Tavo, via Osento, via Elettra, il lato nord di viale Pepe, tra via Benedetto Croce e via Marconi, la stessa via Marconi, tra il rondò Agip e via Pepe, via dei Petruzzi, viale Pindaro, via Gabriele D’Annunzio, via della Bonifica, via PrimoVere, via Celommi, via dei Breviglieri, via Tirino, in corrispondenza dell’Ufficio postale, via Gioacchino da Fiore e infine via Cesare Battisti, l’unica strada del centro a registrare il problema causato però forse dalle interruzioni in corso lungo la linea per via del cantiere Aca. Subito è entrata in azione la task force della Protezione civile comunale composta dai nostri cantonieri, le unità operative della Attiva, e uomini dell’Aca: l’Aca è stata dirottata con l’autospurgo in via Celommi e via Primo Vere dove l’allagamento è stato determinato dal mancato funzionamento di una pompa di sollevamento sulla riviera sud, sulla quale abbiamo però già previsto un intervento. Attiva e cantonieri sono intervenuti ovunque, con il coordinamento della Polizia municipale a sistemare le transenne, per impedire il transito delle vetture e le conseguenti ‘onde anomale’ che puntualmente finiscono all’interno degli esercizi commerciali, e per aprire tombini e caditoie e agevolare quanto più possibile il deflusso dell’acqua. Purtroppo i disagi ci sono stati in modo ben evidente, e richiedono un intervento urgente, pensando a opere a breve e medio termine. Intanto per lunedì prossimo, 31 gennaio, il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi ha già convocato un Tavolo tecnico urgente con Aca, Ato e con i nostri tecnici per accertare la tempistica dell’Operazione Acqua Alta 2 su Porta Nuova, ma soprattutto per verificare la situazione della nuova condotta 1000 realizzata dall’Ato, un collettore che partendo da via Rio Sparto intercetta l’acqua dalla zona del carcere, per giungere sino al collettore di Fosso Vallelunga, intercettando le linee di via Celommi, viale Pindaro e viale Pepe-via Marconi. Una condotta mai attivata perché sembra che non è stato realizzato l’allaccio del contratto Enel e la cui accensione potrebbe invece rivelarsi strategica per la città. E’ evidente che Pescara, che sta pagando anni di disattenzione, non può continuare a subire simili danni che colpiscono decine dei nostri operatori economici”.
Intanto intorno alle 15 l’acqua ha iniziato a defluire e alle 17 la situazione era rientrata nella normalità, anche se la Polizia municipale continuerà a monitorare la città per l’intera notte, visto che le previsioni della Protezione civile hanno confermato il rischio pioggia anche per le prossime ore; inoltre viene sottoposto a monitoraggio anche il fiume, per il rigonfiamento di alcuni affluenti.

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Daniele Galli