Pescara. Nel corso di alcune ispezioni in aziende ha rilevato presunte irregolarità e, prospettando sanzioni pecuniarie e denunce, ha indotto o tentato di indurre i titolari a rivolgersi ad una società di consulenza specializzata in materia di sicurezza dei posti di lavoro di cui lui è risultato socio occulto: per questo un dirigente medico addetto al Servizio prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro della locale Asl, indagato per corruzione e concussione, è stato sottoposto all’interdizione della sospensione dall’eservizio per sei mesi.
La misura cautelare, emessa dal gip Gianluca Sarandrea, su richiesta dei pmCristina Tedeschini, Annarita Mantini e Gennaro Varone a conclusioni di indagini andate avanti per oltre un anno, è stata eseguita stamani dagli uomini della squadra Mobile della Questura di Pescara. Contestualmente sono state eseguite alcune perquisizioni anche presso gli uffici della Asl pescarese.
Destinatario della misura è Giorgio Robuffo, 60 anni. Dalle indagini, avviate su impulso di una segnalazione anonima e condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché tramite accertamenti bancari e patrimoniali, è stato possibile ricostruire gli episodi, avvenuti tra il 2011 e il 2014.
Robuffo è risultato socio occulto di una società di consulenza specializzata in materia di sicurezza dei posti di lavoro, la International Work di Montesilvano.
Le presunte condotte illecite del pubblico ufficiale sono state compensate dai due soci titolari della International Work, coindagati per i medesimi reati, con più dazioni corruttive, per un totale di oltre 57.000 euro che sono stati pagati attraverso una serie di bonifici emessi a favore dei due figli del 60enne, mascherati come pagamenti di fatture relative a prestazioni lavorative fittizie.
Ulteriori particolari saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11.30 in Questura.