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Città S. Angelo, incendio in appartamento: a fuoco la camera da letto

Città S. Angelo. La notte scorsa un incendio è divampato all’interno di un appartamento di Città Sant’Angelo, in contrada Gagliarano. Le fiamme hanno letteralmente distrutto la camera da letto, che è al momento inagibile. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Pescara e Montesilvano, i quali hanno evitato che il rogo si propagasse anche nelle altre stanze, comunque danneggiate dal fumo.

Nel momento in cui è scoppiato l’incendio, in casa c’era il figlio della proprietaria il quale si sarebbe accorto troppo tardi delle fiamme. Sul’episodio indagano i carabinieri di Montesilvano, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, che intenti a verificare l’origine dell’incendio.

Ultimi aggiornamenti. I Carabinieri della compagnia di Montesilvano hanno arrestato questa mattina Rinaldo Tepore, di 42 anni, per il reato di incendio aggravato. L’uomo è accusato di aver appiccato l’incendio che si è verificato la notte scorsa nel casolare, dove vive con l’anziana madre, dopo una discussione con la donna. Lei si sarebbe allontanata di casa e lui avrebbe dato fuoco alla camera da  letto, intorno all’una.
L’appartamento nel quale si è verificato l’incendio si trova al secondo piano, sotto ve ne sono altri due. Anche l’appartamento sottostante, a causa delle infiltrazioni dell’acqua utilizzata per domare le fiamme, ha subito lievi danni. Ad occuparsi delle indagini sono stati i Carabinieri di Città Sant’Angelo, diretti dal Maresciallo Arturo D’Addona in collaborazione con quelli di Montesilvano coordinati dal Capitano Enzo Marinelli.
Per i militari, che nella notte sono stati sul posto dell’incendio, nei giorni scorsi l’uomo avrebbe già tentato un gesto del genere, dando fuoco ad una tenda, e avrebbe minacciato la madre, con la quale discute di frequente per questioni di poca importanza. Davanti ai Carabinieri e alla madre l’uomo ha anche affermato di aver solo mantenuto fede a una promessa. Ora è rinchiuso nella cella di sicurezza in attesa della direttissima.