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Montesilvano, scoperta centrale della contraffazione. Arrestato un senegalese

Montesilvano. Un appartamento trasformato nella centrale della contraffazione di cd e dvd. E’ quello che hanno scoperto ieri pomeriggio, durante un controllo, i carabinieri della compagnia di Montesilvano, in un appartamento in via Ariosto.

 

All’interno dell’alloggio, occupato da due cittadini di nazionalità senegalese, i militari, diretti dal capitano Enzo Marinelli, hanno rinvenuto un’attrezzatura completa (composta da due lettori e da sette masterizzatori), utilizzata per la riproduzione di cd musicali e film in dvd. Complessivamente, sono stati sequestrati oltre 2300 cd musicali e 645 dvd, 165 dei quali a contenuto pornografico, tutti sprovvisti del marchio Siae. Nello specifico, si tratta di materiale multimediale identico agli originali, sia per il contenuto che per quanto concerne le copertine e e le etichette. Durante l’irruzione, uno dei due senegalesi, Mamadou Mbodji, di 31 anni, è stato bloccato e poi arrestato per violazione del decreto Bossi Fini e per possesso e produzione illegale di  materiale audiovisivo e ricettazione in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Il connazionale, T.M di 31, invece, che alla vista dei carabinieri è riuscito a dileguarsi, saltando via dal balcone, è stato comunque identificato e denunciato.

La reazione di Forza Nuova. “Il blitz messo a segno nella giornata dai carabinieri di Montesilvano nella zona di via Ariosto non fa altro che confermare quanto Forza Nuova esprime da anni” ricorda Marco Forconi, “ e cioè che la presenza del ghetto africano è una grave anomalia di ordine pubblico. E’ inammissibile che, ogni qual volta le forze dell’ordine effettuino dei controlli, escano fuori svariate violazioni del codice penale, prima fra tutte il reato di clandestinità. Gli immigrati hanno tutto il diritto di vivere in armonia e serenità in Italia ma non è più perpetuabile nel tempo che si elevino dei bunker e delle ambasciate africane non riconosciute all’interno delle quali tutto è il contrario di tutto e la vita non assume un significato civile ma di mera sopravvivenza. Noi continueremo a segnalare, di giorno e di notte, la presenza di questo ghetto ma ci aspetteremmo, da parte dell’amministrazione comunale, un chiaro segnale di bastone e non di carota: vietare la presenza di mercatini etnici estivi che espongano merce contraffatta, spesso frutto di schiavismo indo-cinese. Il 17 novembre 2010”, aggiunge Forconi, “ è stato licenziato dal Consiglio regionale d’Abruzzo il Disegno di Legge “Norme e modalità di esercizio del commercio al dettaglio su aree pubbliche della Regione Abruzzo” finalizzato al contrasto dell’abusivismo nel settore del commercio. Esortiamo, pertanto, il comune di Montesilvano ad una repentina applicazione affinché sia tutelato il commercio locale in un periodo, quello estivo, dove per molti esercizi è indispensabile fare cassa”.