Progetto Pro-Vita: Comune di Pescara e Caritas dichiarano “guerra” all’esclusione sociale

povertaPescara. Sarà il Coro della Diocesi di Roma Orchestra Fideles et Amati, diretti da Monsignor Marco Frisina, la protagonista del Concerto di Natale che si svolgerà, domani a partire dalle ore 20, nella Chiesa dello Spirito Santo, a Pescara, momento di beneficienza dedicato al progetto Pro-Vita dell’accesso al Microcredito, che appena ieri ha vissuto il suo momento istituzionale con la stipula del protocollo d’intesa tra Comune e Caritas.

Ai cittadini, domani, verrà illustrata l’iniziativa che, come primo passo, prevede la costituzione di un Fondo di Garanzia che sarà operativo a partire da gennaio 2011 e che garantirà prestiti sino a un massimo di 5mila euro.

“Il progetto Pro-Vita di accesso al Microcredito” ha spiegato il sindaco Luigi Albore Mascia “punta ad aiutare in modo concreto quelle fasce sociali della nostra cittadinanza più colpite dalla crisi economica, famiglie in condizioni di disagio con figli disoccupati o segnati dalla precarietà, cittadini over 40 che hanno perso il proprio lavoro, troppo giovani per la pensione, troppo ‘vecchi’ per il mercato, e che hanno forti difficoltà ad accedere al credito magari per avviare una propria attività. Parliamo di una fascia molto particolare della popolazione, che a volte non è neanche censita dai servizi sociali comunali, non è conosciuta, ma che sempre più spesso è destinata ad andare a ingrossare l’esercito dei cosiddetti ‘nuovi poveri’, che prima o poi sono costretti a rivolgersi alle strutture di accoglienza e assistenza. L’obiettivo che abbiamo voluto raggiungere attraverso il progetto Pro-Vita di accesso al microcredito è stato quello di cercare strumenti efficaci per affiancare e favorire l’occupazione attraverso la nascita di piccole e medie imprese a sostegno delle famiglie, e dei giovani e degli utenti a rischio di esclusione sociale”. L’iniziativa Pro-Vita punta a creare un sistema di accesso al microcredito attraverso prestiti concessi secondo le logiche del ‘credito solidale’ e della finanza etica. Partner del progetto sono l’ente promotore, ossia la Caritas Diocesana di Pescara-Penne, la Banca di Credito Cooperativo Bcc, che sarà l’Istituto erogatore dei crediti, il Comune di Pescara e la Provincia di Pescara, il Comune di Montesilvano come ente sostenitore e il Centro di Ricerca Universitario-Laboratorio di Sociologia applicata alle imprese e al territorio. A partire da gennaio il cittadino che avrà bisogno del sostegno potrà presentare la propria istanza, dichiarandosi in possesso di alcuni requisiti come l’essere una persona fisica, avere la residenza, svolgere la propria attività lavorativa e avere i propri legami familiari e personali nella provincia di Pescara, dovrà trovarsi in una situazione economica effettivamente svantaggiata che comporti lo stato di ‘non bancabilità’ e quindi di non accesso al credito tradizionale. Poi dovrà sussistere un’effettiva situazione di bisogno e la sua richiesta non dovrà essere eccessiva rispetto allo stato di bisogno. Per non bancabilità si intende l’impossibilità da parte del soggetto richiedente di poter accedere ai normali canali di finanziamento perché non in possesso delle caratteristiche normalmente richieste dagli Istituti di credito, come le garanzie reali di rimborso del credito come la busta paga, la dichiarazione dei redditi o il possesso di un immobile. I prestiti che si andranno a erogare riguarderanno alcuni settori specifici di intervento come l’inserimento abitativo (ossia il pagamento di mensilità anticipate, cauzioni, spese di registrazione di un contratto d’affitto), l’attivazione di utenze e spese per canoni arretrati; spese sanitarie non coperte dal servizio nazionale; spese scolastiche non coperte dalla scuola dell’obbligo; acquisto di un mezzo di trasporto per esigenze funzionali legate alla vita lavorativa e privata; altre spese straordinarie della famiglia legate a necessità improcrastinabili; spese per la frequentazione di corsi di formazione o iscrizione all’università. Non solo: la richiesta dell’utente dovrà anche essere sostenuta da almeno due persone che si facciano ‘Garanti morali’ del richiedente, ossia persone conosciute e stimate che confermino la serietà del richiedente, la sua affidabilità, onorabilità e l’impegno nella restituzione del prestito. Le istanze verranno presentate ai Centri di ascolto che, sulla base del Regolamento, valuteranno la sussistenza dei criteri di accesso e istruiranno le pratiche che verranno inviate al Comitato Etico di Valutazione che le esaminerà e approverà. Le pratiche valide verranno poi inviate alle banche di riferimento che provvederanno ad aprire un conto corrente intestato all’interessato con la somma stabilita. Il capitale da erogare non può superare il limite massimo di 5mila euro, con un tasso di interesse annuo pari al 2,50 per cento fisso, con un piano di rimborso massimo di 36 mesi e rate che possono essere mensili o bimestrali costanti posticipate.

Gestione cookie