Pescara. Il gup del Tribunale di Pescara, Luca De Ninis, ha condannato i presunti autori e promotori della rapina alla gioielleria Montalbano di Pescara, messa a segno il 4 luglio del 2009 nel pieno centro di Pescara, in corso Vittorio Emanuele, quando in città c’erano i Giochi del Mediterraneo.
La pena più pesante, cioè 9 anni di detenzione, è quella inflitta a Paolo Grassi, di 25 anni, uno dei rapinatori entrati nell’attività commerciale e uno di quelli che avrebbe sparato. Cataldo Vozza, di 56 anni, ritenuto uno degli organizzatori, è stato condannato a 8 anni, mentre Massimo D’Onofrio, 31 anni, a 6 anni e 4 mesi. Quest’ultimo era entrato nell’attività’. Enrico Grassi, fratello di Paolo, di 24 anni, anche lui entrato nel negozio per mettere a segno il colpo, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi. Stessa condanna per Paolo Vuto, di 32 anni, e Pasquale Pulpito, di 41 anni, rimasti fuori alla gioielleria. I fratelli Grassi e Massimo D’Onofrio erano stati arrestati subito dopo la rapina e si scoprì che Paolo Grassi era evaso dal carcere di Taranto a seguito di un permesso premio. Vuto, Vozza e Pulpito sono stati arrestati a dicembre dalla squadra mobile. Mentre la rapina era ancora in corso sul posto erano arrivate le pattuglie di volante e reparto prevenzione crimine. I rapinatori avevano preso in ostaggio i gioiellieri, due coniugi, e la suocera.