Pescara. Violenza privata e tentato incendio doloso. Di questo dovranno rispondere Carmine Cirelli, 23 anni, e Giovanni Rossoni, 44 anni, entrambi residenti a Pescara, arrestati ieri sera dagli agenti della Squadra Volante. Le segnalazioni giunte alla Sala Operativa parlavano di due uomini che si trovavano in un bar e, completamente ubriachi, minacciavano di picchiare i dipendenti e di danneggiare il locale.
Stessa cosa successa poco prima in un altro bar della città, dove i due uomini, sempre ubriachi, avevano bevuto alcolici senza pagare, rompendo con violenza alcuni bicchieri e rovesciando a terra degli espositori. Da qui i due si erano allontanati prima dell’arrivo della polizia.
Giunti sul luogo della seconda segnalazione, gli operatori della Volante sono riusciti a rintracciare, nelle immediate vicinanze, i due ubriachi, giunti in zona con una macchina, parcheggiata distante dal bar e trovati in possesso di una tanica da 5 litri contenente benzina. Questa gli era stata consegnata poco prima da un terzo uomo che, come accertato, era stato contattato dagli stessi ed incaricato di recapitare in quel posto il carburante, con il pretesto di esserne rimasti privi.
Il titolare ed i dipendenti dell’esercizio commerciale hanno raccontato che i due uomini li avevano obbligati a servire diversi cocktail superalcolici, minacciando più volte di spaccare tutto, come dicevano di avere già fatto in un altro bar. I due avevano anche costretto gli altri clienti a tollerare la loro presenza, mentre, comodamente seduti al tavolino, continuavano a chiedere birra e cocktail, fino a minacciare di dare fuoco al locale, se non fosse stata subito soddisfatta la loro richiesta. Il titolare ed i dipendenti hanno poi notato che uno dei due faceva una telefonata e che entrambi, dopo qualche minuto si sono allontanati. Gli agenti della Volante sono intervenuti proprio al momento della “consegna” della tanica, bloccandoli prima che potessero ripresentarsi nel locale.
I due si sono presentati questa mattina davanti al Giudice del Tribunale Monocratico, per la convalida dell’arresto e l’eventuale processo.