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Montesilvano, blitz interforze al condominio Gemelli. Forza Nuova: “facciamolo anche in altri quartieri”

 

Montesilvano. Questa mattina, nell’ambito del servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto all’immigrazione clandestina alla prostituzione e al traffico di sostanze stupefacenti, gli agenti della Questura di Pescara, in collaborazione con una squadra del Reparto Mobile di Senigallia, cinque pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara, la Compagnia Carabinieri di Montesilvano, la Guardia di Finanza di Pescara, il Corpo Forestale della Stato e la Polizia Municipale di Montesilvano, ha sottoposto a controllo amministrativo due stabili localizzati a Montesilvano in via Lago di Bomba, appartenenti al cosiddetto “Condominio Gemelli”.

Nel corso del controllo sono stati identificati circa 30 cittadini stranieri, di cui 2 accompagnati in ufficio per ulteriori accertamenti, 10 cittadini italiani, controllati 25 appartamenti ed eseguita una perquisizione domiciliare, nel corso della quale è stata rinvenuta e sequestrata una modesta quantità di droga, per uso personale, nei confronti di un cittadino italiano.

Nel parcheggio dello stabile sono state controllate numerose autovetture e poste sotto sequestro amministrativo 3 automobili non coperte da assicurazione, oltre a 5 ciclomotori di cui uno con targa risultata rubata.

Al momento sono in corso ulteriori accertamenti per verificare la regolarità amministrativa e fiscale dei contratti di locazione inerenti alcuni appartamenti locati a cittadini stranieri e italiani.

“Giustissimo continuare a battere senza sosta la zona del condominio Gemelli” commenta Marco Forconi coordinatore provinciale di Forza Nuova Pescara “ma non riesco a capire il motivo per cui la stessa caparbietà non viene usata per il quartiere ghetto di via Ariosto dove, mi pare, la situazione è sotto gli occhi di tutti e versa in condizioni più gravi. Senza parlare di via Rimini, completamente in mano ai rom con la popolazione del luogo sempre più disperata ed esasperata. Il prefetto ed il sindaco di Montesilvano diano un segnale di cambiamento e collaborino con maggiore sinergia affinchè si possa intervenire con estrema durezza nei confronti di queste due zone prima che la situazione degeneri e venga oltrepassato il cosiddetto punto di non ritorno. A gennaio scenderemo di nuovo in piazza, questa volta proprio all’interno del ghetto africano di via Ariosto e questa volta non scandiremo slogan o urla di rabbia, ma li accerchieremo con centinaia di bandiere italiane, di notte e di giorno. La legalità, quando lo Stato è assente o apatico, deve essere ripristinata con la forza”.