Da qualche tempo l’uomo era tenuto sotto controllo perché aveva realizzato una serie di lavori nella sua villetta ai colli, trasformandola in una sorta di bunker inaccessibile, protetto da un’alta recinzione metallica e da porte blindate.
Un’eccessiva cautela che ha insospettito gli uomini della Sezione Antidroga, anche in considerazione dei precedenti penali dell’uomo. E nella tarda serata di ieri, dopo un prolungato servizio di appostamento, gli agenti hanno deciso di entrare in azione.
L’occasione si è presentata quando l’uomo è sceso in strada per buttare la spazzatura. Con un blitz fulmineo che non gli ha lasciato scampo i poliziotti lo hanno bloccato ed hanno fatto irruzione nell’abitazione dove era presente anche la moglie e i suoi tre figli minori.
Gli uomini dell’antidroga sono riusciti ad individuare il nascondiglio dello stupefacente che Carota aveva abilmente ricavato in un’intercapedine situata all’interno di un armadio a muro della camera da letto e protetta da un rivestimento in legno tenuto fermo da un bullone nascosto.
Il sequestro è di indubbio rilievo in quanto il valore dello stupefacente “all’ingrosso” è di circa 100mila euro, senza contare che, una volta tagliato, il valore “al dettaglio” può arrivare anche a triplicarsi.
Nel giro di due settimane, dunque, grazie all’impegno della Sezione Antidroga della Mobile, in quattro diverse operazioni, sono stati sequestrati più di quattro chili di stupefacente, tra eroina e cocaina, e sono state arrestate cinque persone, a conferma del fatto, ancora una volta, che Pescara è una piazza di spaccio di assoluto rilievo.