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Pescara, dipendenti comunali: liquidazioni e turni speciali nel contratto rivisitato

Pescara. Il 26 febbraio scorso la Giunta Alessandrini ha deliberato le linee di indirizzo per il vigente contratto decentrato del personale non dirigente, il cui contenuto è stato presentato oggi dall’assessore al Personale Sandra Santavenere, dinanzi alle parti sindacali che lo hanno sottoscritto.

“Era una ratifica attesa, che nasce da un lavoro di piena condivisione con le parti sindacali – spiega l’assessore al Personale Sandra Santavenere – iniziato con il nostro insediamento. Da questo  percorso è nata la delibera che ha recepito le modifiche all’integrativo evidenziate da tutti gli interlocutori coinvolti. Un percorso che si è concluso, come speravamo,  con la ratifica da parte di tutte le parti sociali, Cgil, Cisl, Uil, Diccap, Csa, elemento questo di grande importanza, sia a coronamento del lavoro svolto, sia come presupposto del lavoro da svolgere per il futuro. In un anno e mezzo di confronto e incontro con i sindacati abbiamo così ottenuto la firma della modifica del contratto collettivo decentrato integrativo del maggio 2014, che in seguito a delle riforme intervenute sulla legge Brunetta necessitava di adeguamenti”.

Tali modifiche investono tre filoni principale: l’adeguamento del contratto alla normativa vigente accelerando l’istituto della liquidazione delle performance dei dipendenti, lo sblocco delle progressioni economiche orizzontali e la previsione di una turnazione particolare di alcuni servizi adeguandola alle esigenze funzionali e di servizio dell’Ente, come la Polizia Municipale, necessità anche in vista dell’estate e per assicurare un maggiore controllo e tutela della pubblica sicurezza.

“Un percorso che consente sia di aprire ad altre tematiche”, prosegue l’assessore, “con i sindacati si sta infatti cercando di salvaguardare le esigenze del personale sia sul fronte del benessere lavorativo, che sul tema della discriminazione, quindi con politiche attente ad un trattamento paritario, sia di attenuare possibili tensioni, grazie proprio al dialogo da cui tale integrativo nasce.  Aver raggiunto questo obiettivo non è un punto di arrivo, ma di partenza, che trova nella condivisione con le parti sociali il modus operandi per il futuro”.