Un provvedimento, questo, che fa seguito ad un ulteriore esecuzione di misura cautelare effettuata il 28 settembre scorso nei confronti di Ting Wang, 22 anni anche lei di nazionalità cinese e domiciliata nel comune in provincia di Vicenza. In quell’occasione Janrui Wang era sfuggito alla cattura rifugiandosi a Prato, dove ieri è stato arrestato.
Le indagini, avviate con il monitoraggio delle inserzioni erotiche pubblicate su alcuni quotidiani locali, hanno permesso di accertare che in una delle inserzioni, in particolare, si parlava di una donna orientale, giovane, disponibile ad ogni tipo di prestazione. Dopo gli iniziali riscontri, l’attività investigativa è proseguita con le intercettazioni telefoniche di alcune utenze cellulari affiancate da servizi di pedinamento che, di volta in volta, hanno permesso di riscontrare la realizzazione degli illeciti, anche grazie alla testimonianza di alcuni clienti che usufruivano delle “prestazioni” delle prostitute.
Le numerose telefonate dei clienti erano smistate da un vero e proprio call center, un numero di cellulare pubblicato sulle inserzioni giornalistiche da parte di Janrui Wang, a cui rispondeva sempre Ting Wang.
Nell’ambito della stessa attività investigativa sono indagati anche altri due cittadini cinesi W.W., 22 anni, e L.X., 24 anni, il cui compito era quello di tenere i contatti con le agenzie immobiliari per il reperimento di nuovi appartamenti, di rifornire di viveri e profilattici le prostitute e di raccogliere settimanalmente i soldi incassati, quasi interamente inviati in Cina.