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Pescara, pioggia di multe per i gazebo di piazza Salotto

Pescara. Multe a raffica, e pesanti, agli esercenti di piazza Salotto per i gazebo fuori dai bar: dubbi sulle comunicazioni per l’occupazione di suolo pubblico.
Il M5S presenta un’interrogazione e chiede una commissione ad hoc per fare chiarezza sulla “pioggia di multe” elevate ai pubblici esercizi in Piazza Salotto nel mese di aprile. Sarebbero infatti decine le multe con importi procapite di migliaia di euro quelle contestate agli esercenti con la motivazione di non aver comunicato al Comune che le aree esterne – pur regolarmente autorizzate dall’ente stesso per l’’occupazione del suolo pubblico – avrebbero determinato un aumento della superficie di somministrazione della stessa attività.
A riferirlo sono i consiglieri comunali Sabatini, Di Pillo e Alessandrini: “Il cuore del problema che genererebbe il cortocircuito – dicono – sarebbe proprio l’obbligo o meno di effettuare tale comunicazione all’ente comunale, pur avendo già ottenuto dal Comune stesso l’autorizzazione ad occupare le medesime aree”.
In un caso analogo infatti, citato nell’interrogazione del m5s e contenuto in una risoluzione del Ministero Sviluppo Economico, emergerebbe invece, che tale comunicazione non sarebbe dovuta, e se ciò fosse verificato, verrebbero meno così le motivazioni alla base delle multe elevate ai commercianti pescaresi.
“Dalla nota del Ministero dello Sviluppo Economico si evince che la comunicazione  contestata non sarebbe invece necessaria”, afferma Giampiero Lettere architetto ed attivista del M5S, “dal momento che la necessità di comunicare l’ampliamento delle attività sarebbe riferibile unicamente all’ampliamento della superficie dei locali nell’accezione corretta del termine e non quindi alle aree esterne deputate alla somministrazione”.
Analogamente al caso descritto dal Ministero dello Sviluppo Economico, infatti, le aree pubbliche esterne date in concessione per il posizionamento di tavoli e sedie non comporterebbe quindi il verificarsi dell’ampliamento dei locali e decadrebbe quindi l’obbligo di comunicazione sulla base del quale, invece, la polizia municipale avrebbe elevato i verbali.
“Abbiamo presentato un’interrogazione per chiarire una vicenda che ha scosso molte attività commerciali già appesantite dall’enorme pressione fiscale e dalla crisi economica”, concludono i consiglieri pentastellati, “chiederemo inoltre una commissione urgente per sottoporre all’attenzione dell’assessore questa vicenda. Devono essere rispettate le regole, ma deve essere altresì garantito un rapporto sereno e chiaro tra commercianti ed amministrazione in un’ottica di crescita e sviluppo della nostra città”.