Pescara, mare e fiume inquinati: domani attivo primo tratto Dk15

Pescara. Saranno attivati domani mattina i nuovi impianti di sollevamento del Dk15 sulla rete fognaria di Vallemare-Palazzolo di Cepagatti. Contemporaneamente saranno dismesse due fosse Imhoff (una delle quali era stata oggetto di sequestro la scorsa settimana) e i reflui convogliati al depuratore di Cepagatti, località Bucceri. Lo rende noto l’Aca, sottolineando che “momentaneamente, in attesa dell’allaccio Enel, l’impianto funzionerà grazie a un gruppo elettrogeno predisposto dall’Azienda”.

L’Aca precisa inoltre che “a proposito dei video che circolano in queste ore sugli scarichi alla Madonnina, che il collettore rivierasco di Pescara è dimensionato per convogliare in caso di pioggia tutte le acque bianche provenienti dalla zona nord e dalla zona collinare fino a tre volte la portata ordinaria, superata la quale i reflui, in ogni caso diluiti fino a 30 volte rispetto alla condizione di ingresso, per le eccedenze vengono sversati nel fiume”.

“Questo – si legge in una nota – è sempre accaduto e accadrà fin quando non verranno separate le acque piovane dai reflui di fogna, un’opera auspicabile perché ne trarrebbe beneficio il fiume e inoltre consentirebbe importanti economie sui costi di gestione e di depurazione. Purtroppo, fino a oggi, questo problema non è stato mai affrontato dagli organi competenti”.

Del Vecchio sui video: “Situazione fuori dalla realtà”

“In merito ai diversi video in circolazione in queste ore sia sui social network che a mezzo stampa che “documentano” sversamenti dall’impianto di sollevamento denominato B0, presso la Madonnina del Porto, corre la necessità di precisare che quelli riguardanti i periodi di avversità atmosferica sono a noi noti, in quanto comunicati dal gestore dell’impianto di depurazione, cioè l’ACA”. Lo dice il vicesindaco e assessore al Demanio Enzo Del Vecchio.

” Invece su altri video che fanno riferimento a sversamenti avvenuti in periodi non meglio precisati della giornata di ieri – aggiunge – abbiamo seri dubbi, perché non sono realisticamente possibili, questo sia per via dell’assenza di precipitazioni, che per quanto documenta il rapporto richiesto alla società ACA sull’attività delle idrovore in quelle ore. Infatti l’ACA ci comunica che dalle 8,30 della di ieri non si sono verificati più sversamenti e di conseguenza le idrovore non sono entrate in funzione, erano ferme”.

“Il continuo allarme che da mesi accompagna lo stato di salute del fiume, nonostante le attività messe in campo da Comune e ACA e ATO per il suo disinquinamento – proisegue – semina solo panico e di certo non aiuta a rappresentare la situazione reale in cui il fiume e il mare si trovano adesso. Non solo, tali allarmi non consentono di svolgere le attività di vigilanza e controllo, che risultano deviate verso indicazioni errate e impossibili, a nocumento dell’immagine della città e della sicurezza della comunità che ha invece diritto ad un’informazione precisa e puntuale sui fatti, ma anche dell’operatività di chi è preposto a intervenire e risolvere eventuali criticità segnalate, come stiamo facendo ormai da mesi”.

E’ necessario fronteggiare le emergenze quando sono reali, non inventate o, peggio, strumentalizzate a danno della pubblica opinione e su questo la nostra tolleranza è già al limite. Per fare chiarezza sulle segnalazioni in questione opera già il Corpo Forestale dello Stato e si sono attivati anche gli organi competenti. Resta imprescindibile la necessità, così come in queste ore si va delineando da parte di Regione, Comune e Aca, del potenziamento e ammodernamento del depuratore di Pescara, finalizzato anche a fronteggiare situazioni di emergenza in caso di avversità”, conclude Del Vecchio.

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