“Gli ex precari della provincia di Pescara con la presente denunciano un inqualificabile episodio verificatosi nella mattinata del 21/10/2010 alle ore 9,30 presso il Centro per l’Impiego di Pescara in via Passolanciano, 75. In qualità di disoccupati, regolarmente iscritti al Centro per l’Impiego, regolarmente prenotati in data 28/09/2010 per fruire dei servizi specialistici di orientamento, consulenza, preselezione, ecc…nei panni di utenti (perché adesso siamo tali e come tali vogliamo essere considerati) ci siamo riattivati per trovare lavoro, presentandoci presso il CPI per partecipare al workshop: “Come scrivere un buon cv” – Fonte: Portale del Settore Lavoro e Formazione Professionale della Provincia di Pescara www.pescaralavoro.it.
Secondo quanto specificato sul portale si trattava di un seminario a partecipazione gratuita rivolto ai disoccupati in cerca di opportunità lavorative. Non era richiesta la prenotazione.
Nel gruppo erano presenti, oltre a noi, altri utenti che sapevano di essere stati convocati per un colloquio di orientamento. E quindi sono stati convocati per gli adempimenti previsti dal decreto legge 297/02? O per il workshop sul cv ? Si invitano i cittadini non avendo chiaro quale servizio fornire?
Il workshop era tenuto da Adelina Pietroleonardo, direttrice del Centro per l’Impiego di Pescara, che negli ultimi periodi gentilmente si presta a svolgere molteplici ruoli per sopperire alle carenze organizzative dopo la “cacciata” dei precari.
Il nostro non è un attacco personale alla Sig.ra Pietroleonardo, che sicuramente è molto provata dal notevole carico di lavoro, ma intendiamo far rilevare come è gestito adesso un servizio specialistico, portato avanti per anni da professionisti selezionati e qualificati!!!!
La nostra presenza immediatamente ha sortito interpretazioni provocatorie, tanto è vero che senza mezze parole siamo stati “cacciati” perché “senza prenotazione e quello che stava avendo luogo era un incontro specifico per il colloquio di orientamento riservato a chi era stato contattato”.
Gli utenti convocati sono rimasti interdetti dalla nostra cacciata, a tal punto che, quando siamo usciti, alcuni di loro ci hanno seguiti.
La nostra testimonianza non può essere messa a tacere sia per le emozioni dolorose che abbiamo provato e sia, soprattutto, per l’impatto sui cittadini di una procedura non chiara ed equivoca.
Siamo stati doppiamente discriminati sia come cittadini disoccupati che come ex dipendenti della Provincia di Pescara.
Ci rendiamo conto che i servizi debbano essere espletati e che in qualche modo vadano ricercate delle soluzioni. Altresì ci rendiamo conto che ciò poteva essere evitato con un’assunzione di responsabilità politica ed amministrativa da chi oggi cerca affannosamente strategie alternative e nuovi strumenti per rispondere ai compiti istituzionali che è chiamato a gestire.
Inviamo quanto sopra da liberi cittadini al Presidente Testa, come richiesto da lui pubblicamente, ad altri rappresentanti istituzionali e agli organi di stampa.
Auspichiamo risposte chiare e concrete come cittadini qualsiasi, senza discriminazione alcuna!!
F.to. Pierluigi Baldassarre, Roberto Capitanio, Concetta Costantini, Nino Di Berardino, Paola Di Carlantonio, Paola Di Giacinto, Anna Di Marcantonio, Marisa Di Marzio, Maria Pia Di Quinzio, Francesca Fadda, Angela Farinaccia, Sabrina Maccarone, Christian Marini, Roberta Orsini, Loredana Pacifico, Rosa Paolini, Antonella Pieramico, M.Ludovica Proietti, Orietta Quadraroli, Giuseppe Rossi, Raffaella Ussorio, Simona Veresani
Daniele Galli