Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il presidente del Consiglio comunale Licio Di Biase al termine dell’ultima cerimonia odierna conclusiva della Settimana Studentesca dell’Unità Nazionale promossa dal Presidente del Consiglio comunale. Per una settimana, infatti, gli studenti pescaresi sono stati coinvolti nella riscoperta del Risorgimento e degli eventi che ci hanno condotto verso l’unità d’Italia, soprattutto per individuare il ruolo svolto da Pescara e dalla sua Piazzaforte.
“Tra gli eroi delle conquiste risorgimentali che ci hanno condotto sino all’Unità del paese” ha sottolineato il sindaco “ci sono stati i tanti patrioti abruzzesi rinchiusi all’interno del Bagno penale, costruito nella Fortezza nel 1500. Uomini che sulle sue mura ci hanno lasciato tracce, testimonianze, date, ritrovate durante i lavori di ristrutturazione del manufatto, oggi sede del Museo delle Genti d’Abruzzo. Non solo: anche la scelta delle date conclusive dell’evento, il 16 e 17 ottobre, non è stata casuale. In questi giorni cade infatti il 150° anniversario della presenza di re Vittorio Emanuele a Castellamare: il 16 ottobre del 1860 Vittorio Emanuele pernottò a Castellamare-Villa Sabucchi e la mattina successiva, ossia esattamente 150 anni fa, entrò nella piazzaforte e pronunciò la famosa frase ‘Oh che bel sito per una grande città’”. Questa mattina Albore Mascia e il presidente Di Biase hanno deposto una corona ai piedi della Stele in piazza Unione, sulla quale sono riportati i nomi di tutti i caduti e gli ergastolani del Bagno Penale, per “rendere omaggio al loro sacrificio che ha contribuito a costruire l’Italia odierna”.