Pescara. Con la scusa di cercare il papà è entrato in una banca e, senza destare troppi sospetti, è riuscito ad infilarsi in tasca rotoli di monete per circa 200 euro, ma è stato scoperto da un addetto, che ha allertato i Carabinieri: protagonista dell’episodio, che si è verificato ieri a Pescara, è un ragazzino di appena 12 anni, rom, segnalato alla Procura dei Minori dell’Aquila, in quanto non imputabile perché minore di 14 anni.
L’adolescente, nel primo pomeriggio, dopo essere entrato in banca, è riuscito a sgusciare quatto quatto dietro le casse, dove gli è subito balzata all’occhio la presenza di una chiave infilata in una cassaforte. Pochi istanti e il giovanissimo ladro ha riempito le tasche con rotoli di monetine arraffate dalla cassaforte. Poi, come se nulla fosse, ha provato ad uscire, attraversando il bussolotto, senza attirare troppo l’attenzione, ma un addetto dell’istituto, notata la sua presenza dietro il bancone, lo ha bloccato dopo aver chiamato i Carabinieri.
Giunti sul posto, i militari della stazione di Pescara Scalo hanno invitato il ragazzo a consegnare loro quanto aveva in tasca e con grande sorpresa si sono trovati in mano alcuni rotoli di monete da 2 euro per un valore di circa 200 euro. Nonostante l’abilità mostrata dal ragazzo, scaltro come un consumato professionista, il pomeriggio per lui si è concluso in caserma, dove è stato riaffidato ai parenti, essendo entrambi i genitori in carcere.