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Pescara, Strada Parco, un presidio h24 blocca i lavori

Pescara. Se molti tra i politici non vogliono supportarli, i cittadini si fanno “strada” da soli. “No alla filovia sulla Strada Parco”: uno slogan sentito e risentito, una protesta iniziata molto tempo fa, e ad oggi nessun miglioramento, ma solo un cieco proseguire senza voltarsi mai indietro. In sintesi questo è quanto sta accadendo ormai sulla Strada Parco, al confine tra Pescara e Montesilvano. I cittadini però non mollano, non si lasciano spaventare da minacce e paroloni e vanno avanti sulla loro “Strada”. Ci hanno provato in tutti i modo e come ultima chance hanno deciso di scendere in campo. L’appuntamento se lo erano dato nel fine settimana tramite sms e social network, e nessuno oggi sembra essersi tirato indietro. All’alba, poco dopo le 6.30, in più di settanta erano lì per impedire ai lavori, iniziati da più di una settimana, di andare avanti. Tra i presenti anche i consiglieri comunali Maurizio Acerbo (Rc) e Antonio Blasioli e Camillo D’Angelo.

Un banchetto posizionato davanti alle transenne, cornetti e cappuccini per affrontare l’ardua impresa. Una protesta pacifica, che ha visto protagonisti anziani, mamme e bambini che con cartelli, striscioni e “tanta buona volontà”, hanno bloccato il cantiere nonostante gli operai fossero li per lavorare e proseguire lo sfondamento del tracciato.
Nonostante tutto gli unici disponibili a dare qualche chiarimento ai tanti presenti sono stati proprio loro, gli operai che, tra un pezzo di dolce ed un caffè, hanno spiegato ai tanti presenti che le piante non verranno abbattute indistintamente, ma solo in corrispondenza dei pali, per poi essere ripiantate. In più gli operari ci hanno tenuto a sottolineare che anche se non riescono a lavorare, causa protesta loro comunque vengono pagati, anzi “tanto di guadagnato”, hanno detto. Solo alle 8 del mattino, sono arrivati sul posto gli agenti della polizia per controllare la situazione. Alla vista dei poliziotti, i manifestanti, hanno formato una sorta di tappeto umano a terra, per impedirne il passaggio, forse per paura che le forse dell’ordine facessero sgombrare la parte occupata, liberando gli operai intrappolati dall’altro lato del cantiere e permettendogli di proseguire. I poliziotti però, hanno solo controllato che tutto fosse in ordine e sono andati via, un cenno indiretto di consenso alla protesta, forse.
“Si tratta – ha ribadito il consigliere comunale del Pd, Antonio Blasioli – di questione di democrazia, i cittadini non possono essere ignorati in questo modo e siamo qui affinchè arrivi la risposta attesa da più di tre mesi”.
I cittadini, hanno intenzione di proseguire con la Protesta e si stanno attrezzando anche con tende e camper per passare lì la notte. Intanto per sabato 2 ottobre, l’Associazione Strada Parco ha promosso una “catena umana” che dalle ore 17,00 partirà da villa Sabucchi per arrivare alle Naiadi.  “L’invito è per tutti, -ha dichiarato Sorgentone, Presidente dell’associazione, – aiutateci a vincere questa lotta”.

Monica Coletti