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Pescara, ultracentenario trova un Bot da 100 lire: riesce a incassare 9mila euro

Pescara. A 103 intraprende la battaglia per farsi riconoscere un Bot del 1937: il tenace nonnino riesce a riscattare il buono da 100 lire dopo quasi 80 anni e incassa più di 9mila euro.

E’ la storia di Giovanni P., classe 1913, vedovo, originario di Terni ma residente con la figlia più piccola a Pescara: i due, qualche tempo fa, nel sistemare il mobilio di famiglia hanno rinvenuto un Bot del valore di 100 lire risalente al 1937 (titolo al portatore), appartenuto, probabilmente, alla famiglia dell’anziano. Padre e figlia si sono, così, rivolti all’Agitalia, Associazione per la giustizia in Italia, che ha fatto stimare il titolo da un consulente contabile ed è risultato un valore monetario attuale, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, per tanti decenni di giacenza nelle casse dello Stato pari a 9.340 euro.

“L’uomo ha conferito mandato al nostro ufficio legale”, spiega in una nota Agitalia, “per agire al fine del recupero della somma presso la Banca d’Italia obbligata ad onorare tutti i debiti esistenti dei vari Istituti bancari, anche se estinti, fusi od assorbiti prima dell’avvento della Repubblica Italiana. Abbiamo presentato al Giudice di Pace di Pescara (dove il ricorrente vive a casa della figlia), quale foro territoriale del consumatore, un decreto ingiuntivo per la riscossione della somma nella misura indicata.

“Per informazioni relative alla riscossione di titoli di credito pubblici anche molto vecchi nel tempo (quali ad esempio : bot, libretti bancari e postali, buoni postali, polizze assicurative) è sufficiente”, spiega l’associazione che tutela i consumatori, “scrivere all’indirizzo agitalia@virgilio.it per ricevere telematicamente e gratuitamente tutte le informazioni necessarie”.