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Pescara, irruzione negli uffici Anagrafe: rubati gli incassi e locali devastati FOTO

Pescara. La scorsa notte ignoti vandali hanno fatto irruzione negli uffici dell’Anagrafe situati al piano terra del Palazzo ex Inps in Piazza Italia, devastando tre porte di accesso agli uffici e mettendo a soqquadro tre stanze.

I vandali sono entrati presumibilmente dalla porta retrostante l’ingresso dell’Urp e affacciata su piazza Italia che portava alcuni segni di effrazione. Dagli uffici sono stati prelevati gli incassi degli accessi agli atti e permessi di sosta pagati dai cittadini, pari a un importo di 130,92 euro: non risulta sottratto niente altro, completamente ignorata la zona destinata al rilascio delle carte di identità.

“La responsabile dell’URP stamane ha fatto una particolareggiata denuncia alla Polizia che ha fatto gli opportuni rilievi e sta ora indagando in collaborazione con i Carabinieri – dice l’assessore a Urp e Anagrafe Laura Di Pietro–  L’Arma, infatti, era stata allertata pochi giorni fa in occasione degli atti vandalici che nhanno visto l’allagamento degli uffici del secondo piano, sempre nel Palazzo ex Inps. Il grado di attenzione dell’Amministrazione è ora ai massimi livelli, perché nelle ultime settimane e sempre in quel palazzo, qualcuno aveva danneggiato il solo distributore di bevande presente negli uffici per sottrarre gli incassi. A seguito di questi eventi, mai accaduti prima e accaduti in successione, abbiamo provveduto alla rimozione dell’apparecchio, denunciando la cosa alle autorità e potenziando la sicurezza degli ingressi, con l’auspicio che le incursioni fossero finite.

Purtroppo lo scenario davanti a cui ci siamo ritrovati questa mattina, riconducibile ad uno sfrenato e incontrollabile atto di puro vandalismo, dato che altre stanze non state toccate  e non è stato rubato altro a parte la piccola cifra custodita in un armadio chiuso a chiave, segnala che è necessario aumentare ancora di più la sicurezza. A tal proposito il dirigente del settore si è già attivato, il nostro auspicio è che i responsabili di un simile atto siano presto identificati, anche perché si tratta di un danno fatto non solo al Palazzo, ma alla comunità che ne è la legittima proprietaria”.