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Città Sant’Angelo, il Comune dà l’ok alla rimozione dell’amianto

Città Sant’Angelo. Approvata la mozione che stabilisce la rimozione di amianto presente sul territorio comunale nelle zone Colle del Moro, Cipressi, via della Fraternità Magistrale, a firma dei consiglieri di Responsabilità Comune.

“Nell’ultimo Consiglio comunale siamo riusciti a portare all’attenzione della massima assise civica una questione che avevamo denunciato da diversi mesi”, ha affermato il consigliere Matteo Perazzetti, che ha aggiunto “Dopo diverse segnalazioni ed interrogazioni la nostra maggioranza, che ha giustificato sempre il suo immobilismo nel rimuovere l’eternit abbandonato sul territorio e più volte segnalato ,con la scusa di aspettare fondi regionali ad hoc, è stata messa alle strette ed obbligata con una nostra mozione ad adempiere all’obbligo stabilito con Legge Regionale”.

La legge regionale a cui fa riferimento Perazzetti (LR 4 agosto 2009, n. 11, art.4) riguarda lo smaltimento dei piccoli quantitativi di amianto presenti nei territorio e nel comma n. 8 si legge testualmente “Resta fermo per i Comuni l’obbligo di provvedere alla bonifica ed all’eventuale ripristino ambientale delle aree oggetto di rimozione di rifiuti, come previsto dalla L.R. 45/07 e s.m.i”.

“Ciò che non si puo tollerare è l’assenza in questi anni della Amministrazione, disinteressata a questo punto, a ciò che lasciamo un’eredità ai nostri figli in termini di ambiente, salute, vivibilità; una situazione che avrebbe ben potuto essere stoppata anni fa. La Regione non ha dato nessun fondo, quindi non c’è altro tempo da aspettare”.

Ci si aspettava, evidentemente, l’applicazione del comma 1 della legge regionale, che cita “possono essere erogati contributi a fondo perduto ai Comuni per la rimozione e lo smaltimento di piccole quantità di rifiuti contenenti amianto”.
Attesa vana di fondi, sia regionali che comunali, anche riguardo agli interventi di manutenzione delle strade di Città Sant’Angelo, come ha segnalato Perazzetti: “Ancora nessun impegno concreto né nessuna scaletta di priorità di interventi, né tanto meno ci è dato sapere quanti fondi stanzierà l’Amministrazione per la manutenzione strade comunali, che versano in condizioni di pericolosità da San Vittorito a Cipressi a Via della Cona. Come per l’Eternit, anche qui si aspettavano i famosi fondi dalla Regione, che non ha dato un euro a Città Sant’Angelo”.

Tornando all’amianto, si tratta di un minerale naturale molto usato nell’industria e nell’edilizia per le sue proprietà fonoassorbenti e termoisolanti, che però col passare del tempo diventa nocivo a causa di esalazioni rilasciate nell’ambiente altamente cancerogene per le vie respiratorie dell’uomo. Dopo molti casi accertati di patologie provocate da inalazione da amianto, la legge ne ha proibito l’estrazione, l’importazione, il commercio e l’esportazione (legge 27 marzo 1992, n. 257), stabilendo anche i parametri di tollerabilità dell’amianto presente sui territori e disponendo lo smaltimento e la bonifica di quei siti e quelle grandi infrastrutture presenti in Italia che superano la soglia prevista.

Secondo i dati forniti dal CNR, i quantitativi di materiali contenenti amianto presenti sul territorio italiano sarebbero circa 32 milioni di tonnellate, derivanti in gran parte dai 2,5 miliardi di metri quadri di coperture.

La questione dell’eccesso dell’amianto è recentemente tornata alla ribalta con il Decreto Sblocca Italia, che prevede lo stanziamento di 135 milioni di euro da destinare allo smaltimento e bonifica dei siti più inquinanti: Campania e Piemonte hanno ricevuto rispettivamente 10 e 65 milioni di euro per mettere in atto gli interventi e soltanto 4 giorni fa, il primo marzo, la Regione Piemonte ha approvato il nuovo Piano Amianto 2016/2020.