Pescara. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Pescara ha arrestato e posto ai domiciliari tre pregiudicati; ad un quarto e? stato notificato l’obbligo di dimora, con il divieto di uscire di casa nelle ore notturne. Tutti sono indagati per spaccio di stupefacenti, ricettazione, porto e detenzione abusiva di armi. Ai domiciliari sono finiti C.G., 50 anni, di Montesilvano, D. A., 32 anni, di Montesilvano, e M.G., 37 anni, di origini albanesi e domiciliato in Roma; obbligo di dimora per D.M., 36 anni, montesilvanese.
I tre, ad aprile dello scorso anno, erano stati fermati dalle Fiamme Gialle a San Giovanni Teatino: a bordo di un’auto rubata, indossavano passamontagna e guanti e nel bagagliaio avevano coltelli, una scacciacani ed attrezzi da scasso. A casa di uno dei fermati, inoltre, era stato trovato un fucile da caccia completo di circa 300 munizioni ed un arsenale di coltelli ed armi bianche, tutto detenuto illegalmente, oltre a merce rubata.
Le successive indagini hanno consentito di ricostruire numerosi episodi di spaccio, sistematici contatti con la criminalita? albanese finalizzati all’approvvigionamento di consistenti quantitativi di stupefacenti, nonche? gli intenti del gruppo criminale che verosimilmente voleva incrementare l’acquisto di droga finanziandosi con i proventi di furti e rapine.
Le indagini, condotte dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Pescara, erano state avviate a margine della piu? complessa operazione “Ariosto 2013” a contrasto del traffico di stupefacenti, che nel giugno scorso aveva sgominato una organizzazione criminale senegalese con l’arresto di 29 persone.
Gli elementi investigativi raccolti, che mostravano come tra Pescara e Chieti operasse un gruppo criminale molto attivo sulla piazza dello spaccio di cocaina ed hashish, nel mese di aprile dello scorso anno, in Pescara presso l’autostazione, avevano portato all’arresto di un cittadino albanese trovato in possesso di quattro chilogrammi di hashish.
Stamani l’operazione e l’esecuzione delle ordinanze, emesse dal gip di Pescara Gianluca Sarandrea su richiesta del sostituto procuratore Gennaro Varone.