Pescara, programma Me.Co., uno sportello per gli immigrati

conf.panzinoPescara. Arriva dall’amministrazione comunale un nuovo progetto di formazione per il sociale. Nel mirino un ruolo fondamentale all’interno dell’odierna società, quello del mediatore culturali, al fine di garantire massima tutela a tutti gli immigrati, che spesso si ritrovano a vivere condizioni di disagio perché non compresi dalla società ospitante.  Il progetto prenderà il via a settembre e si snoderà sino a giugno attraverso una campagna di sensibilizzazione e l’apertura di uno Sportello di mediazione e conciliazione interculturale in Comune.

Questo  il Programma Me.Co., ossia Mediazione Conciliatrice per la prevenzione dei conflitti locali con gli immigrati, promosso e presentato dall’amministrazione comunale di Pescara in collaborazione con l’Associazione Focolare Maria Regina Onlus e approvato prima dal Ministero dell’Interno e poi dalla Comunità europea, classificato al 6° posto su 352 progetti presentati e appena 38 approvati, conquistando un finanziamento pari a 165mila euro. L’annuncio è stato dato dall’assessore alle Politiche dell’Accoglienza Carla Panzino nel corso dell’odierna conferenza stampa svoltasi alla presenza, tra gli altri, di Andrea Bollini, partner del progetto, del Presidente della Commissione consiliare Finanze Renato Ranieri e dei rappresentanti delle Associazioni degli Immigrati presenti sul territorio

“Nei mesi scorsi – ha ricordato l’assessore Panzino – con i nostri uffici abbiamo iniziato a elaborare una proposta di intervento tesa a favorire le politiche dell’accoglienza e della tolleranza sul nostro territorio, intervento tanto più importante dinanzi all’aumento esponenziale del numero degli immigrati presenti a Pescara. Il primo passo era la professionalizzazione dei mediatori culturali operanti sul capoluogo adriatico, prevedendo una nuova formazione tesa a sopperire alle carenze sulla conoscenza dei diritti e i doveri degli immigrati. Vogliamo dunque essere in grado di fornire assistenza legale specializzata, entrando già nelle scuole per prevenire quelle problematiche che spesso nascono tra i banchi”. “Il piano di intervento si muove su due assi: integrazione e sicurezza – ha spiegato Andrea Bollini -, cominciando a guardare l’immigrato non più solo come ‘soggetto da assistere’, ma soggetto che ha dei diritti e che può anche dare un contributo alla società che lo accoglie: il nostro obiettivo sarà quello di offrire corsi di orientamento, muovendoci per la conciliazione dei conflitti che possono nascere dinanzi a processi di integrazione”. Il progetto vedrà il coinvolgimento di 100 operatori, tra cui 3 mediatori culturali “che verranno scelti attraverso un bando trasparente – ha detto l’assessore Panzino -; il fine ultimo è quello di prestare assistenza a un’utenza di almeno 1.500 unità. Lo Sportello interverrà nei conflitti familiari, di vicinato, nella conciliazione dei problemi condominiali o di quartiere; nell’area alloggiativa; nell’area legale, con assistenza e consulenza contrattuale per il lavoro; scolastica, nel sostegno alle famiglie immigrate per l’inserimento dei propri ragazzi; e sociosanitaria”, ha concluso la Panzino.

Monica Coletti

 

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