Pescara. E dopo Mostar, si è conclusa oggi anche la missione istituzionale di Luigi albore Mascia a Patrasso. Il sindaco, accompagnato dal consigliere comunale del Pd, Antonio Blasioli ha trascorso tre giorni nel capoluogo greco per attivare un importante canale che permetta a Pescara di aprirsi al Mediterraneo, recitando un ruolo da protagonista.
“Pescara vuole aprirsi verso l’Adriatico e verso il Mediterraneo, vuole offrirsi quale mercato appetibile per l’istituzione di collegamenti capaci di dare nuovo impulso al rilancio del nostro turismo – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia-. Nel corso della prima giornata a Patrasso abbiamo incontrato il sindaco Andreas Fouras e il dirigente della primera e seconda educazione della Provincia, il dottor Panagiotopoulos, i quali si sono detti pronti a riannodare le fila di un rapporto di cordialità già attivo con la nostra Università, dove oggi studiano migliaia di studenti greci”.
Pescara già dal maggio 2009 si era avvicinata a Patrasso aderendo al cosiddetto ‘Patto Esagonale’ che vede anche la presenza delle città di Ascoli Piceno, di Ferrara, di Lubiana e di un centro della Slovenia, territori scelti per alcune similitudini nelle dimensioni e nella vocazione turistico-portuale. Per Patrasso, Pescara sarebbe un esempio da cui prendere spunto,il sindaco avrebbe manifestato la volontà di sviluppare un turismo soprattutto costiero, con la ridefinizione della spiaggia sul modello pescarese, riprogettando l’assetto urbanistico di 7 chilometri del litorale, anche attraverso una collaborazione con i nostri studenti della facoltà di Architettura. Prospettata invece per il capoluogo adriatico la possibilità di sviluppare una Casa della Scienza sul modello di quella esistente a Patrasso, singolare costruzione di cui ne esistono esclusivamente otto prototipi in tutto il mondo, un edificio interattivo destinato soprattutto agli studenti degli Istituti superiori che, all’interno della ‘Casa’ hanno la possibilità di assistere e confrontarsi con esperimenti e modelli scientifici, cercando di scoprire da soli, senza l’aiuto dei docenti, i ‘segreti’ di determinati meccanismi. Il vicerettore si è detto disponibile a trasferire tale esperienza a Pescara dove potrebbe nascere la ‘nona’ Casa della Scienza. “Al tempo stesso, – ha proseguito Mascia – Patrasso è interessata a sviluppare un Organismo simile al nostro ICNDC, ossia International Center for Nonlnear Dynamics and Complexity, un Centro di Sistemi complessi sul modello del nostro Icra”. La seconda giornata è invece stata dedicata soprattutto allo sviluppo dei rapporti culturali e turistici tra Pescara e Patrasso. Pescara ha poi rinnovato la propria volontà di riassumere un ruolo di responsabilità, ossia la Presidenza, del Forum delle Città dell’Adriatico, una volontà che pare aver trovato il sostegno delle autorità locali. Sprint finale, con la volontà di attivare collegamento aereo stabile con la città greca, utilizzando lo scalo di Axtio, ad appena 40 chilometri da Patrasso, o di Olimpia, senza escludere la capacità di intercettare anche un traghetto passeggeri diretto da Pescara a Patrasso, dando una risposta concreta alle migliaia di turisti che oggi devono rivolgersi necessariamente ai porti di Venezia, Ancona, Bari o Brindisi per raggiungere la Grecia. Pescara potrebbe allora proporsi come lo scalo più vicino per il flusso turistico proveniente da Lazio, o Umbria, che già oggi scelgono il capoluogo adriatico per imbarcarsi alla volta della Croazia. “Le autorità locali sembrano aver accolto la proposta di aprire un dialogo su tale prospettiva, che necessariamente dovrà vedere coinvolti Regione e Saga per studiare un Piano economico di fattibilità ponendo delle scadenze ben precise per un volo che dovrà coprire l’intero arco dell’anno”, ha concluso il sindaco.
Monica Coletti