Pescara, “Bungalow abusivi sul mare: piano-spiaggia sanatoria”

Pescara. “Resort e bungalows sul mare senza autorizzazione, già realizzati prima ancora dell’approvazione del Piano Spiaggia da parte del Consiglio Comunale”, è la denuncia del Forum H20 e del Touring Club Pescara.

La polemica è relativa a una concessione balneare del centro città: “Una delle norme più contestate, quella sulla ricettività, si legge ina una nota degli ambientalisti e dell’associazione che si cura di ambiente e promozione turistica, “inserita nel Piano demaniale regionale e recepita nel Piano comunale presentato dalla Giunta come possibile attività ricompresa negli stabilimenti è già stata realizzata da un concessionario, Lido Beach di Pescara, molto prima dell’approvazione del Piano in consiglio comunale”.
“A leggere la norma”, proseguono Forumt e Touring Club, “si intendono trasformare volumi già ricompresi nelle cubature assentite, magari trasformando le cabine spogliatoio.  Intanto ci si chiede come sia possibile che chissà quanti lidi abbiano potuto realizzare dei bungalows ad oggi non permessi da alcuna disposizione normativa. Se dovessero essere approvate le nuove norme si configurerebbero come una vera e propria sanatoria!”.

Il Comune di Pescara intenderebbe consentire di esercitare l’attività di affittacamere negli stabilimenti balneari”, afferma Elio Torlontano, responsabile del Touring Club , “ma ciò che ha realizzato in anticipo il balneatore non è configurabile in questa tipologia ricettiva, che ha caratteristiche strutturali diverse secondo le leggi statali e della Regione Abruzzo. In ogni caso, con la norma comunale si rischia che nel prossimo futuro si dovranno necessariamente concedere altre occupazioni a servizio delle camere per la realizzazione di opere impattanti necessarie per l’abitabilità e il comfort, come l’apertura di porte e finestre, l’adeguamento di metratura e cubatura, istallazione a vista di condizionatori, e per la realizzazione dei bagni (uno per camera, secondo gli standard di mercato) si dovranno realizzare condotte di acqua, scarichi, fogne, impianti di depurazione, tutto quanto per i quali il Piano non dà alcuna indicazione. Inoltre si paventa un altro rischio, cioè che quelle volumetrie destinate in un primo tempo ad uso ricettivo, cessato il vincolo, diventino ad uso abitativo”.
“È necessario che i balneatori comprendano”, conclude Loredana Di Paola del Forum H20, “che continuare con questa occupazione selvaggia della spiaggia non porta benefici ad alcuno. Pescara potrebbe diventare una meta turistica di eccellenza se solo si valorizzassero le peculiarità ambientali.”

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