Piano Demaniale Pescara. Ncd: “Più piscine in spiaggia”. Gli ambientalisti lanciano #VoglioVedereIlMare

Pescara. Mentre le associazioni ambientaliste e alcuni movimenti di sinistra si riuniscono per battagliare il redigendo piano demaniale del Comune, dal Nuovo Centro Destra arriva la richiesta controcorrente: “Più piscine negli stabilimenti balneari”.

Lanciata da Maurizio Acerbo (Rifondazione Comunista), in città sta muovendo i primi passi la mobilitazione #VoglioVedereIlMare, opposta all’aumento del 30% del volume degli stabilimenti balneari che la Giunta Alessandrini ha inserito nel documento in iter approvativo. Controcorrente, il capogruppo Ncd in consiglio comunale, Guerino Testa interviene con una nota a sottolineare che “anche alla luce del paventato (e possibile) futuro divieto di balneazione, nel Piano demaniale vada prevista la possibilità di realizzare delle piscine all’interno delle concessioni demaniali”.

Sostenuto dai consiglieri Pastore e Cremonese, Testa ritiene le piscine in spiaggia “in questo momento una priorità importante, una risorsa necessaria anche per garantire una modalità di balneazione alternativa al mare. D’altronde – aggiunge – anche regioni come la Toscana, l’Emilia Romagna e le Marche, prese spesso come modello di riferimento per l’offerta turistica e da sempre gettonatissime nel periodo estivo, offrono già da anni all’interno dei lidi balneari la possibilità di utilizzare le piscine”.

Di tutt’altra sostanza, invece, la critica mossa dal Wwf in merito alle modifiche recentemente apportate alla bozza del Piano Spiaggia. Convocato insieme ad altre associazioni dalla Commissione Consiliare “Grandi Infrastrutture e Mobilità” del Comune di Pescara, chenella seduta di martedì prossimo che esaminerà il Piano Demaniale, Il WWF ha ricevuto una copia aggiornata del documento aveva già esaminato sommariamente in una precedente riunione convocata dal vice sindaco Del Vecchio. “In quel primo incontro”, riferisce l’associazione ambientalista in un comunicato, “avevamo ribadito di avere a suo tempo firmato articolate osservazioni contro il Piano Demaniale Marittimo della Regione Abruzzo, in particolare per quanto riguarda lo spropositato aumento delle cubature, ma la discussione non era entrata nel merito perché da parte del Comune venne ribadito che non c’erano possibilità di modifica.

“Scopriamo invece ora, leggendo la bozza all’esame del consiglio comunale, che – spiegano Nicoletta Di Francesco e Denis Del Villano – le modifiche ci sono state e come, ma a danno dei cittadini, del diritto di tutti a godere del mare e diremmo anche del buon senso: si favoriscono palesemente le richieste di quei balneatori che sono meno attenti alla tutela dell’ambiente e della spiaggia annullando le già scarse garanzie (es. rimozione delle strutture provvisorie; limitazioni edilizie, ecc.) previste dal precedente documento”.

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