Pescara. Questa mattina, intorno alle 5.00, il personale della Questura di Pescara, in collaborazione con il Reparto Mobile di Senigallia, quello dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale della Stato e della Polizia Municipale, coordinato dal Dirigente dell’Ufficio Volanti della Questura pescarese, ha effettuato dei controlli nell’area boschiva situata tra la strada parco e la riviera nord, nei pressi del complesso sportivo “le Naiadi”, dove era stata segnalata la presenza di stranieri.
L’operazione, scattata a seguito di diverse segnalazioni da parte dei cittadini, ha portato all’arresto di un cittadino senegalese, inottemperante all’ordine di espulsione del Questore, e al fermo di altri cittadini stranieri, comunitari ed extracomunitari, alcuni dei quali rintracciati anche all’interno di siti privati fatiscenti e non abitabili.
Più in particolare, si tratta di quattro accampamenti abusivi occupati da sei cittadini stranieri.
Dai controlli è emerso che molti di loro, oltre ad avere dei precedenti, sono inottemperanti ai provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale e pertanto saranno accompagnati nei centri di accoglienza per il definitivo allontanamento.
Nella notte è stato arrestato, inoltre, un uomo di nazionalità tunisina, rintracciato all’interno di locali dismessi, nella zona del porto, anche lui inottemperante all’ordine di espulsione.
“Nei giorni scorsi” ha spiegato in merito il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia “erano pervenute all’amministrazione comunale una serie di segnalazioni, indirizzate dai cittadini e anche dal presidente della Commissione Sicurezza sul territorio Armando Foschi, circa la presenza di accampamenti abusivi, improvvisati, sparsi in vari punti della città, talvolta veri e propri bivacchi a cielo aperto, coperti di notte solo da una tenda, altre volte con l’occupazione di ruderi e giacigli improvvisati, con materassi gettati a terra tra rifiuti di ogni genere, creando una situazione di evidente disagio nella popolazione residente tutt’attorno”.
La Polizia municipale ha effettuato dapprima dei sopralluoghi ricognitivi accertando l’effettiva problematica ed individuando gli accampamenti, per poi riportare quanto verificato all’attenzione del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza. Questa mattina è scattato così il blitz e, uno dopo l’altro, sono stati smantellati gli accampamenti.
“Il primo è stato quello dislocato all’interno della pinetina nord” ha spiegato ancora Mascia, “a ridosso della strada-parco e del Comando della Forestale, dove sono stati rintracciati 4 cittadini, di cui tre rumeni e un senegalese, tre uomini e una donna, tutti accompagnati in Questura. Poi la squadra si è spostata in via Magellano, presso l’ex deposito di banane andato a fuoco alcuni anni fa, e oggi trasformato in rifugio per disperati: all’interno le forze dell’ordine hanno rintracciato un quinto rumeno. Ma la situazione di maggior degrado è stata individuata in via Andrea Doria, presso il manufatto abbandonato dell’ex ristorante Franco, di proprietà privata, dove a terra, tra materassi, animali di ogni genere, escrementi, rifiuti e tracce di urina, è stato trovato un sesto rumeno addormentato. Non sono stati trovati cittadini, ma evidenti segni di presenze notturne, all’interno dell’ex Cofa, sul lungomare sud e in un vecchio rudere di via Gran Sasso, dove a terra c’erano materassi e alcuni indumenti lasciati ad asciugare”.
Per gli edifici di via Andrea Doria e via Gran Sasso, la polizia municipale ha già provveduto in mattinata ad individuare i proprietari, sollecitandoli a ripristinare le opportune misure di sicurezza, ossia murando i varchi di accesso all’interno dei manufatti e, nel caso di via Andrea Doria, anche a deffettuare la bonifica del sito per ripristinare le condizioni igienico-sanitarie.