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Pescara, Pineta D’Avalos, interventi al lago dei cigni

Pescara. Parte la riqualificazione del laghetto della Riserva naturale dannunziana, tempo quindici giorni e sarà completata la prima fase dell’intervento. Tra gli interventi spiccano il rifacimento completo e l’ampliamento del collettore che raccoglie le acque della vasca, per favorirne il ricambio, una condotta che oggi risulta inadeguata e soprattutto realizzata in salita, dunque incapace di far defluire l’acqua stessa verso le condotte esterne.

E in un mese e mezzo l’amministrazione porterà a termine anche la seconda fase, che prevedrebbe interventi naturali tesi a impedire la formazione di alghe che imputridiscono il lago stesso. Nel frattempo gli uffici tecnici comunali sono pronti a completare la progettazione della terza fase, la più difficile, che prevede la realizzazione di un’ulteriore condotta capace di favorire l’eliminazione dei detriti che si depositano non solo sulla superficie, ma anche sul fondo del laghetto. Il progetto è stato ufficializzato questa mattina dall’assessore ai Parchi del Comune di Pescara Nicola Ricotta nel corso della conferenza stampa convocata presso il lotto della Riserva con il laghetto, alla presenza anche dell’assessore alla Tutela del Mondo animale Carla Panzino.
Reperiti i 40mila euro necessari, 20mila euro del Comune e 20mila euro di finanziamenti regionali, ora l’amministrazione è pronta a partire. Per l’intero periodo estivo l’aspetto estetico negativo dovrebbe essere risolto,- ha detto Ricotta-. Già tra due settimane i cittadini cominceranno a vedere i primi effetti delle opere avviate. Subito dopo  – ha proseguito l’assessore –. In autunno partirà invece la terza ed ultima fase”. In merito alla polemica sollevata invece, dal signor Tarabborrelli sui danni arrecati ai pini per il presunto taglio di alcune radici durante i primi lavori di scavo, i tecnici presenti e l’assessore Ricotta hanno puntualizzato che “gli scavi sono avvenuti a ben due metri di distanza dall’apparato radicale dei pini, senza creare problemi di stabilità per le piante”. “Una volta completato il recupero del lago – ha aggiunto l’assessore Panzino – valuteremo con l’amministrazione e con il Wwf, responsabile dell’Oasi di Penne, l’opportunità o meno di riportare nell’area della Riserva la anatre salvate lo scorso anno dal botulino, senza porre gli animali in una condizione di stress. In caso contrario potremmo anche valutare la possibilità di ricostituire il vecchio lago dei cigni degli anni ‘80”.

Monica Coletti