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Montesilvano, il Comune al lavoro sul nuovo Piano di Emergenza

Montesilvano. Pianificare le attività di formazione e le strategie per la prevenzione e la gestione delle emergenze. Questo l’argomento al centro della riunione tecnica che si è svolta ieri pomeriggio. Il sindaco Francesco Maragno e l’assessore alla Protezione Civile, Ottavio De Martinis, hanno incontrato i rappresentanti della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale dello Stato, della Croce Rossa, della Polizia Provinciale e di quella Locale.

“Abbiamo convocato – ha spiegato l’assessore De Martinis – tutti i soggetti coinvolti nel piano di emergenza comunale, per coordinare al meglio le attività al fine di rendere efficace la gestione delle emergenze”.

Il nuovo piano, che aggiorna la precedente edizione del 2008, è stato approvato lo scorso luglio. Esso distingue i rischi del territorio tra idrogeologici, sismici, legati a neve o valanghe o ancora relativi ad incendi boschivi. Per ogni situazione vengono definite le procedure di intervento da attuare in caso di eventi emergenziali.

“Insieme ai partecipanti alla riunione – dice ancora De Martinis – abbiamo ritenuto necessario pianificare una serie di attività propedeutiche. Nello specifico organizzeremo dei momenti formativi per tutto il personale che verrà coinvolto nel Coc, il centro operativo comunale che viene attivato nelle situazioni di emergenza. Coordineremo, inoltre, dei tavoli tecnici tematici partendo dai rischi alluvione, che interessano soprattutto una zona calda e fragile del territorio di Montesilvano, ossia il lungofiume Saline. Il nostro obiettivo principale è riuscire a gestire le emergenze che potrebbero interessare la nostra città nei prossimi mesi, nel modo più pratico e funzionale possibile”.

Nel territorio sono stati individuati 36 edifici strategici, ossia delle strutture ricettive che verranno messe in funzione in caso di necessità. Si tratta del Municipio, in quanto sede del Coc, scuole, impianti sportivi e il Palacongressi. Ad essi si aggiungono 24 aree di attesa, due di accoglienza e due di ammassamento, individuate tenendo conto della facilità di accesso e della loro localizzazione, così da coprire l’intero territorio della città. Le prime 24 sono state selezionate tra piazze e parcheggi; gli stadi Speziale e Mastrangelo sono invece le aree di accoglienza e infine le aree di ammassamento sono il giardino di via Gramsci e il parcheggio del Cormorano lungo corso Umberto. Il tavolo tecnico si riunirà nuovamente giovedì 19 novembre.